Il giorno della settimana consacrato agli angeli

don Marcello Stanzione

 Nella sana sensibilità devozionale cattolica ogni giorno della settimana è dedicata a qualche pia pratica religiosa, ad esempio il venerdì è dedicato alla memoria della morte di Cristo e si pratica la Via Crucis, il mercoledì è consacrato a San Giuseppe ed il sabato alla Madonna. Già dal XV secolo, il giorno della settimana, consacrato agli Angeli, è il lunedì. La Pratica non sembra, comunque, ancora universalizzata : così Jean Gerson (1363-1429) raccomanda di consacrare, agli Angeli, qualsiasi giorno della settimana (“ … Statuesque in vico uno beatos Angelos, in alio prophetas … “). Gli autori spirituali, che abbiamo citato, contribuirono grandemente a far guardare, da tutti i Cattolici, il lunedi, come il giorno consacrato agli Angeli. Se si scorrono i Sacramentari dei secoli anteriori, si constata che la Messa votiva degli Angeli (“Missa ad suffragia Angelorum ; Missa pro suffragia Angelorum”) si leggeva quasi tutti i giorni della settimana. Il Lunedì, come nel Sacramentario di un’abbazia di Liegi, adattata all’uso da San Bertino (XI sec.), (Parigi, Bibl. Naz. : “Missa ad suffragia Angelorum”). Già al tempo di Alcuino, il Messale di Tours aveva una Messa “ad suffragia angelica postulanda”, probabilmente per il lunedi ; Alcuino stesso trasmise questa Messa e questo costume ai monaci di Saint-Vast d’Arras (ca. 796-804)  ed ai monaci di Fulda (Citare anche, per Tours, un Messale del XV sec. (fine). Il Martedì, come lo denota il Sacramentario di Figeac, in uso a Moissac (XI sec.), od un Messale di Winchester (inizio XII sec.).Il Mercoledì, (Sacramentario di San Massimino di Trèves (X sec., 2^ metà). Il Giovedì (Sacramentario di un’abbazia bretone (inizio XI sec.).Infine, il Venerdì (Sacramentario di Cambrai (IX sec.). Ma, a ben guardare da vicino, in questa grande diversità vi è, in realtà, una grande uniformità. Si può dire che, già dal IX secolo, si riservava, agli Angeli, un giorno che succedeva a quello che era consacrato alla Santissima Trinità. In effetti, quando la Messa votiva degli Angeli si celebra il lunedì, la domenica è consacrata alla Santissima Trinità ; se la si dice il martedì, il lunedì è consacrato al Verbo (alla Saggezza) “ad petendam sapientiam” (Messale di Bayeux, XII sec., 1^ metà). Quando il ricordo degli Angeli è riportato al mercoledì, la domenica è consacrata alla Santissima Trinità, il lunedì al Verbo (de Sapientia), ed il martedì allo Spirito Santo (de Spiritus Sancti dono postulando), come nel Sacramentario di Reichnau (XI sec., inizio). Il giovedì è, a sua volta, riservato agli Angeli, quando s’intercala una Messa che si rapporta a Dio od alla Santissima Trinità (es. Messale di Colonia, 1133) : fer. II : De Spiritus Sancto ; fer. III : De Sapientia ; fer. IV : De Caritate. Non abbiamo incontrato che un solo Sacramentario, in cui gli Angeli sono menzionati il venerdì, ma associati ai Santi (Sacrament. di Cambrai, 2^ metà IX sec.). A poco a poco, la sola domenica fu consacrata alla Santissima Trinità : da allora, il lunedì fu riservato agli Angeli. Questa pratica, l’abbiamo visto, si volgarizzò all’inizio del XV secolo. Forse gli scritti di Jean de Vos hanno contribuito a stabilizzare questa pratica tra i religiosi. I Padri della Compagnia di Gesù la fecero accettare da quasi tutto il popolo cristiano. Anche se ancora oggi diversi cattolici devoti agli angeli preferiscono il martedì come giorno settimanale da dedicare agli angeli anche perché essi affermano che il vecchio messale di san Pio V indicava in quel giorno il ricordo degli spiriti celesti ed anche il Fondatore dell’Opus Dei San Escrivà preferiva tale giorno, forse è meglio il lunedì sia per motivi ecumenici in quanto i cristiani ortodossi nel loro ciclo settimanale di devozioni hanno messo gli angeli in questo giorno subito dopo la domenica, sia anche perché il giorno dopo la Pasqua di Resurrezione è il Lunedì dell’Angelo in cui si ricorda il ruolo degli angeli nell’annuncio della resurrezione alle pie donne che erano accorse al sepolcro per piangere il loro maestro.

 

 

3 pensieri su “Il giorno della settimana consacrato agli angeli

  1. Caro Don Marcello, leggendo il suo articolo sul giorno da consacrare agli angeli, mi sono molto meravigliato. Lei parla della ” sana sensibilità devozionale cattolica ” ma trascura l’infallibile Parola di Dio, che proibisce tale pratica. La Bibbia, vieta categoricamente di venerare o adorare creature umane e spirituali, e gli angeli sono appunto delle creature spirituali. Ripetutamente la Bibbia ci avvisa di non dare ascolto a spiriti o angeli seduttori, ma di dare onore e gloria solo al Creatore.
    L’apostolo Paolo, profondo conoscitore del regno delle tenebre e degli angeli ribelli, è drastico riguardo il culto agli angeli,appunto perchè conosce Satana e i suoi stratagemmi.
    Dalla lettera ai Galati 1: 8 ” Ma anche se un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto.” DOMANDA : Perchè San Paolo maledice chi da ascolto agli angeli ? RISPOSTA : Perchè San PAOLO era un cristiano, e da vero cristiano, non adorava gli angeli. Da fedele testimone di Cristo, Paolo non si limita a non adorare gli angeli, ma avvisa i anche i fratelli a non praticare il culto agli angeli.
    Dalla seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi 11: 14
    ” Ciò non fa meraviglia, perchè anche Satana si maschera da angelo di luce. ” Questo è il motivo per cui i cristiani non adorano gli angeli, perchè possono trovarsi ad adorare il diavolo.
    La saluto con una domanda: se la Bibbia vieta il culto agli angeli, perchè lei invita le persone a fare ciò che Dio ha vietato ?
    Resto in attesa di un suo commento, coerente alla Parola di Dio.
    Alberto da Giffoni.

  2. I CATTOLICI ADORANO SOLO DIO TRINITA’ E VENERANO LA MADONNA, I SANTI E GLI ANGELI. NON HO MAI PARLATO O SCRITTO DI ADORARE GLI ANGELI IN NESSUNO DEI 30 e più LIBRI CHE HO SCRITTO A RIGUARDO. GENTILE ALBERTO SENATORE LEI MI CITA SAN PAOLO, SAREI CONTENTO SE LEGGESSE IL MIO LIBRO ” SAN PAOLO, IL MISTICO DEGLI ANGELI” GRIBAUDI MILANO 2009. DOPO CHE LO HA LETTO SAREI CONTENTO DI ASCOLTARE LE SUE RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI E L’ASPETTO NELLA MIA PARROCCHIA DI SANTA MARIA LA NOVA A CAMPAGNA. GRAZIE ANCHE IO LA SALUTO E BUONA LETTURA ANCHE DELLE CENTINAIA DI RIFERIMENTI BIBLICI AGLI ANGELI CHE SI TROVANO NELLE SACRE SCRITTURE:

  3. Caro Don Marcello, la ringrazio per il suo commento, ma la sua risposta non ha chiarito i miei dubbi. Le avevo chiesto una risposta coerente alla Parola di Dio, e lei mi invita a leggere un suo libro. Lei afferma di non adorare gli angeli, ma di venerarli.
    Il dizionario della lingua italiana non fa differenza tra i due atteggiamenti, anzi li considera dei perfetti sinonimi. Quindi, nella lingua italiana, venerare e adorare sono la stessa cosa.
    Mi invita a leggere le centinaia di riferimenti biblici sugli angeli, e non me ne indica nemmeno uno. Ma a contraddire le sue affermazioni, arriva proprio San Paolo.
    Dalla Lettera ai Colossesi 2: 18 ” Nessuno v’impedisca di conseguire il premio, compiacendosi in pratiche di poco conto e nella venerazione degli angeli ”
    San Paolo avvisa chiaramente i credenti di non venerare gli angeli,
    perchè sono solo delle creature di DIO. I cristiani venerano e adorano solo DIO CREATORE, attraverso l’unico mediatore: GESU’ CRISTO.
    La saluto con una domanda: può indicarmi dove nella Bibbia si autorizza la venerazione agli angeli ? Resto in attesa di una sua risposta, coerente alla Parola di Dio.
    In fede, ALBERTO da GIFFONI

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