La prova INVALSI di terza media

Salvatore Ganci

Oggi, 17 giugno 2010 è avvenuta la tanto temuta prova Invalsi proveniente direttamente dal Ministero, come  una «mini maturità» per i 579.869 studenti alle prese con gli esami di Stato di terza media. Il test realizzato dall’ INVALSI non è più una novità, ma da quest’anno concorrerà alla attribuzione del voto finale insieme alle altre prove scritte: Italiano, Matematica ed elementi di scienze e tecnologia, Lingua straniera Inglese e seconda Lingua Comunitaria. Quindi il colloquio conclusivo su tutte le materie, partendo da un argomento tematico proposto dal giovane studente, un po’ sullo stile dell’esame di Stato per gli Istituti Superiori. La prova Invalsi: il test predisposto dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d’Istruzione e Formazione su mandato del Ministro, si è svolto in tutti gli Istituti della Repubblica questa mattina, unica data stabilita dal MIUR per l’esame. Il calendario per le altre prove infatti è fissato dai singoli Dirigenti scolastici, sentito il Collegio dei docenti. Il test è una prova oggettiva e composta da quesiti a risposta multipla obbligata e a risposta aperta, elaborata per verificare, sulla base di parametri standard, il livello di apprendimento conseguito dagli studenti. Da una analisi delle prove degli anni trascorsi c’è da osservare che quesiti e modalità di revisione appaiono serie e miranti a “misurare” sia le capacità operative che quelle analitiche, specie in Matematica. In una scuola agonizzante è persino un segno di serietà ed è un vero peccato che oltre l’Italiano e la Matematica non vi sia stata, sul modello della terza prova degli Istituti Superiori, una prova Invalsi di cultura generale a sola risposta aperta. Forse spaventa troppo? Forse si metterebbe sotto esame il corpo Docente? Mentre l’ammissione all’esame è stata (almeno nel caso sotto i miei occhi) alquanto inosservante dell’Ordinanza del Ministro, si spera che la Scuola riesca a sopravvivere alle inevitabili polemiche dettate dalle ideologie e non dalla logica. Ci sarà l’enorme divario tra autentica aurea mediocritas del nord e la smisurata bravura del sud espresso dalle prove Invalsi degli anni trascorsi? Saranno usate senza “variazioni” le griglie di attribuzione dei punteggi? Saranno i nostri Studenti i più asinelli d’Europa? Ma soprattutto, temo ch vinceranno sempre i furbi, complici i sistemi wireless e i problemi di sopravvivenza di alcuni docenti.

 

Un pensiero su “La prova INVALSI di terza media

  1. L’intenzione che ha portato il ministero alla prova INVALSI è buona, ma finchè ogni scuola fa la sua programmazione e finchè la scuola secondaria di 1° grado è scuola dell’ obbligo, come si può stabilire che si possono raggiungere obiettivi minimiper essere promossi e poi aspettarsi che tutti abbiano raggiunto gli stessi traguardi. Ma… mistero?

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