Agropoli: i camici bianchi commemorano Maurizio Provenza

Mercoledì 16 giugno 2010, alle ore 12:30, presso l’Aula Magna dell’ospedale di Agropoli è stato ricordato il dr. Maurizio Provenza. La commemorazione è stata organizzata in tale struttura ospedaliera in quanto  per molti anni il dr. Provenza vi aveva  prestato  la propria attività di  specialista oculista ambulatoriale. Nella circostanza, il Dir. San. dr. Lombardi, dopo aver ringraziato i fratelli Vittorio e Luciano per la donazione alla ASL di Agropoli di alcune apparecchiature oculistiche del collega scomparso, ha sottolineato come Maurizio, pur di tutelare i suoi pazienti, era disposto a tutto, anche a litigare con l’Amministrazione. Il dr. Lombardi ha raccontato della felicità manifestata dal collega in occasione dell’acquisto di nuovi strumenti necessari per garantire all’utenza un servizio più efficace. Veramente toccante, poi, è stata la testimonianza del dr. D’Agosto, specialista pneumologo, che ha sottolineato la elevata professionalità del dr. Provenza, che dedicava alle visite un tempo di 30 minuti, a dispetto dei canonici 15 minuti. Il dr. D’Agosto ha poi aggiunto che Maurizio utilizzava anche strumenti personali, pur di offrire ai pazienti diagnosi precise e terapie mirate. Infine, il dr. D’Agosto, con molta commozione, ha espresso il rimpianto per non essere riuscito a rubargli  qualche minuto in più per sottrargli un po’ più di saggezza.Molti i camici bianchi presenti nell’Aula Magna: medici ed infermieri hanno voluto partecipare con  autentica commozione a questo momento commemorativo, che ha visto l’intervento, tra gli altri, del dr. De Vito, del dr. Iannelli, del dr. De Bonis e del cugino di Maurizio, anch’egli medico, dr. Nicola Provenza. Straordinarie  sono state anche le considerazioni di un’infermiera, la quale, con le lacrime agli occhi, ha raccontato Maurizio ponendo l’accento soprattutto sulla sua generosità e l’infinità umanità verso gli anziani. Tra il pubblico presenti anche alcuni pazienti. Al termine della commemorazione tutti si sono trovati d’accordo con la saggezza di Sant’Agostino e con la celebre frase “Non ti chiedo perché me lo hai tolto, ma ti ringrazio per avermelo donato”.