Mercato San Severino: restauro e riqualificazione Parco Castello

Progetti futuri e valorizzazione storico-culturale: questo il tema del convegno “Restauro e riqualificazione paesaggistica del Parco del Castello di Mercato S.Severino”, che ieri si è tenuto a Mercato S. Severino nell’aula Consiliare del palazzo Vanvitelliano. L’incontro si inserisce nella settimana degli eventi organizzati in occasione della kermesse “Notti al Castello…e non solo” dal 9 al 13 giugno. Presenti l’Assessore Comunale Eduardo Caliano, Giovanni Villani – Direttore dei lavori, Laura Rota – Ispettrice di zona Soprintendenza BAPPSAE di Salerno ed Avellino, Carmine Petraccaro – Progettista (torre e cinta angioina), Alessandro Scovotto – Progettista (sentieri e riqualificazione Paesaggistica), Giuseppe Rescigno – Progettista (segnalazione storica e museo virtuale) .Per la Città di Mercato S. Severino, l’iniziativa ha preso forma dopo anni di impegno e di investimenti e più nello specifico nella riqualificazione del territorio. “È stato naturale per noi promuovere questo convegno, spiega Eduardo Caliano – Assessore alla Gestione del Patrimonio e Riqualificazione dei Centri abitati e del Territorio. “Da sempre attenti al sostegno di attività culturali, che ben si sposano con gli obiettivi della nostra amministrazione, abbiamo voluto proporre un momento di riflessione e di dibattito su un tema così importante come quello della riqualificazione del Parco del Castello dei Sanseverino e del territorio più in generale. La collaborazione sempre più fattiva tra istituzioni, operatori del settore ed enti territoriali attenti alla qualità delle iniziative e dei servizi da offrire al pubblico è sicuramente destinata a rafforzarsi, anche alla luce del neo riconoscimento Regionale della Ministruttura museale, ospitata presso il Lea – laboratorio di Educazione Ambientale”. A seguire i saluti istituzionali e ad aprire i lavori è stato Giovanni Villani che dopo aver illustrato il progetto nel suo complesso ha evidenziato l’importanza dei beni culturali come “indotto strategico per la valorizzazione anche economica del territorio. L’Amministrazione sta lavorando alla costituzione di un team di progettisti che intercetti tutte le peculiarità del Parco per lo sviluppo di una grande area di interesse culturale”. Dati importanti giungono dalla relazione presentata dal professore Giuseppe Rescigno che ha ricordato il ruolo strategico assunto anticamente dal Castello dei sanseverino grazie alla posizione sua nodale a crocevia tra diverse aree territoriali: “Mercato S. Severino si pone come Città di avanguardia: negli ultimi anni le politiche di sviluppo del settore culturale hanno avuto notevole impulso, anche grazie alle risorse provenienti dalla regione Campania che ha finanziato e sostenuto il progetto”. E i risultati non mancano. Da diversi anni il Comune sta organizzando percorsi turistici e attività divulgative con la realizzazione di guide, opuscoli e seminari.  “Occorre promuovere l’enorme sforzo che stiamo compiendo in questi anni di lavoro” dichiara Carmine Petraccaro. “Abbiamo provveduto al disboscamento controllato e oltre dieci anni fa abbiamo realizzato il primo sistema di illuminazione. Bisogna rafforzare politiche coese tra gli istituti scolastici e l’Ente Parco, azioni di partenariato per favorire un miglioramento degli standard qualitativi dell’offerta culturale e coinvolgere gli studenti: futuri fruitori e divulgatori”. Dal tavolo dei relatori, Alessandro Scovotto annuncia le future attività per il rilancio dell’area: seguendo le mosse dei principi di ecosostenibilità, si realizzeranno tombini di pietra e piccoli prefabbricati per i servizi. Si completeranno i sentieri nelle due tipologie a Dorso D’Asino e In Natural Land, fruibili anche dalle categorie dei diversamente abili. “E’ ancora difficile misurare l’apporto del valore archeologico del Parco- ha spiegato Laura Rota- ma sono molto importanti i dati rilevati ad oggi. Attendiamo il completamento dei lavori di messa in sicurezza per poter avviare un progetto più articolato.” Dal tavolo tecnico è apparsa condivisa una convinzione: nella società della conoscenza, creatività e cultura rappresentano fattori determinanti per generare crescita economica, innovazione e sviluppo in termini di nuovi processi, prodotti e servizi. La costante attenzione da parte dell’amministrazione comunale di Mercato S. Severino sulle possibilità offerte dall’investimento nel Parco Naturalistico-Archeologico del Castello marcia di pari passo con la consapevolezza che, puntando su di esso, sarà possibile dare il giusto risalto ad un bene così inestimabile e offrire un’opportunità concreta alle nuove generazioni.

 

 

 

 

Un pensiero su “Mercato San Severino: restauro e riqualificazione Parco Castello

  1. Interesantísima y plausible iniciativa de la comuna de Campania, Salerno, por la valoración y restauración del Parque Natural-Arqueológico del castillo medieval de Mercato San Severino. Este importante proyecto que toma en cuenta el valor histórico-cultural del castillo de los Sanseverino ha sido expuesto en el evento llevado a cabo el 9-13 de Junio del 2010. Los contrafuertes, las murallas medievales perimetrales, la infraestructura normanda- longobarda, las torres svevo-angioine y el espacio natural paisajístico circundante del sitio arqueológico del castillo indudablemente han formado parte de este proyecto que contempla su restauración y conservación.

    “Todo Severino y Sanseverino del mundo está emparentado por este ancestro: Turgisio di Sanseverino, militar y noble normando, señor de Arnes de Islandia, conde di Rota, duque di Puglia y señor del valle de San Severino y su castillo” Italia, s.XI

    … las palabras aludidas arriba están inscritas en las lápidas de mis bisabuelos Victoriano Ybana Severino (1886-1921) y Teodosia Severino Romero (1891-1953), de mi abuelos Felipe Ybana Severino (1915-2009) y Exaltación Ybana Severino (f. 2004), y el castillo a que se refiere es el ubicado en Mercato San Severino (antigua ciudad di Rota), razón por la cual muestro interés en este tema y detalle.

    Turgisio fue el primer Severino o Sanseverino, y en 1077 fue confirmado conde di Rota y nuevo poseedor del valle de San Severino y su castillo, siendo el famoso jefe normando Roberto il Guiscardo quien le concediera dicho privilegio por la valentía, inteligencia y sagacidad mostrados en batalla durante la conquista normanda del sur de Italia. Desde entonces, Turgisio adopta como apellido el nombre del valle y su castillo, llegando a ser: Turgisio di Sanseverino.
    Turgisio fue hijo del noble normando Ruggero D’Arnes (apodado “Tichelaar” o “Tichel”) y nieto de Crispin D’Arnes, ambos pertenecientes a la casa ducal normanda, de la estirpe de Rollon, duque de Normandía. En torno a 1046, Turgisio y sus hermanos Angerio y Silvano salen de Normandía -del lado de Roberto il Guiscardo- dirigéndose al sur de Italia, iniciándose así la fundación de sus respectivas familias:
    Turgisio: funda la familia Severino o Sanseverino
    Angerio: la familia Filangieri
    Silvano: la familia Gravina

    Para el siglo XVI, 5 siglos desde Turgisio, la familia di Sanseverino había crecido mucho y dispersado por el sur de Italia; entonces, se obligó al mundo católico a registrarse para evitar el matrimonio entre familares y llevar un registro mas detallado (concilio di Trento, 1564), por lo que algunos “di Sanseverino” quitaron el “di” y registraron el apellido como “Sanseverino”, otros quitaron el “di” y el “San” y solo registraron el “Severino”: esta es la historia resumida del origen de los Severino y Sanseverino al cual alude el epitafio mencionado.

    Exitos a Eduardo Caliano, Giovanni Villani, Laura Rota, Carmine Petraccaro, Alessandro Scovotto y Giuseppe Rescigno en la realización de este importante evento y proyecto.

    Atentamente,
    Pedro Vilca Ybana (48)
    Lima-Perú

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