Cava de’ Tirreni: Cremone “Sanità d’eccellenza sulla pelle dei pazienti!”

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Sanità a tuttocampo all’Ospedale della cittadina metelliana, così seguito da tempo per le sue alterne sorti nel piano di razionalizzazione regionale. Ma i camici bianchi, continuano imperterriti nella loro missione ippocratica. Alla luce del recente episodio del piccolo Luca Cioffi, il dott. Luigi Cremone chirurgo oncologo, scuote il capo dinanzi all’assurdo di una vicenda, che poteva annotare una sorte diversa dal lieto fine. La videosorveglianza, tra le austere pareti del nosocomio cavese, invece c’è!! “Stiamo cercando di far risorgere la Sanità- esclama Cremone, ben circondato dall’intera equipe che l’affianca senza battute d’arresto-. Il nuovo dictat del presidente provinciale Emondo Cirielli, ci fa ben sperare per il futuro. Mi riferisco alle sorti del Pronto Soccorso, che tenderanno al top. Finora, per i nostri degenti, 117 posti letto, abbiamo sempre pensato che il lavoro fosse l’unica risposta per scongiurarne le sorti di chiusura. Invece, abbiamo dovuto ricrederci. La chirurgia, nell’ambito della quale si muove l’oncologia, ha i parametri per realizzare un’unità senologica senza incrementare la spesa sanitaria. Nell’anno, sotto il nostro bisturi, oltre 150 tumori, quindi, in regola per ottenere il Breast Unit, unità di senologia, che ci auguriamo venga riconosciuta alla struttura ufficialmente in breve. Nella proposta provinciale, stabiliti 5 posti letto a riguardo. Sono orgoglioso di lavorare in team con un’equipe d’eccellenza: il primario, Antonio Pisapia; Giuseppe Vairo, anestesista rianimatore; Mario Addesso, anatomo-patologo; Roberto Rametti, tecnico d’anatomia patologica; Elvira Gatto, Pasqua Quaranta ed Emilio Franzese, radiologi; Alfonso Cicalese, chirurgo. Con noi, un nutrito team infermieristico, all’altezza del ruolo, sotto l’aspetto anche squisitamente psicologico.  Gl’interventi senologici, al 70% conservativi: nelle giovani donne, mastectomia con protesi in un solo tempo, mentre se la mammella grande, espansore e supporto del chirrgo plastico per la protesi. Da noi, il prof. Roi De Vita del Regina Elena di Roma. La prevenzione per la donna,  basilare. I nostri interventi, quindi, oltre che in tale direzione, nella scia della chirurgia tempestiva. Per il linfonodo sentinella, circa un centinaio d’interventi con metodica analoga. Peculiare rilievo al controllo del dolore, grazie a tecniche e farmaci, anche nel periodo intra-operatorio, sì da permettere un risveglio dolce ed ottimale nella gestione post operatoria”. Far sentire le pazienti a proprio agio, creando un clima di cordiale convivialità, quanto i camici bianchi portano al capezzale dei degenti ogni giorno. Per le corsìe, storie d’ ogni tipo. Casi, a volte disperati, in una lotta costante con la vita che, fino all’ultimo minuto, pretende d’esser vissuta!