Roma: a Nettuno consegna premi “Il Poliziotto un amico in più”

Si è svolta questa mattina, con inizio alle ore 10.30, presso la Scuola di Polizia di Nettuno (RM), la cerimonia di consegna dei premi agli studenti, famiglie ed insegnanti di varie scuole italiane che hanno ottenuto riconoscimenti per il concorsoInsieme per un ambiente sicuro” nell’ambito della X edizione del progettoIl Poliziotto un amico in più” che la Polizia di Stato promuove nel mondo giovanile della scuola, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con l’UNICEF, per coltivare i semi di una cultura della legalità e del rispetto dei diritti umani. Centinaia di bambini e di ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 37 province italiane, si sono messi in gioco per realizzare personali contributi artistici sul tema del concorso. Tutti i lavori prodotti sono stati attentamente visionati e selezionati da un’apposita commissione composta da rappresentanti delle istituzioni e degli enti promotori dell’iniziativa e presieduta dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Le opere realizzate dagli studenti rientrano in tre categorie: 1) opere letterarie; 2) arti figurative; 3) tecniche multimediali e cine – televisive.Tra i premiata si segnala il “riconoscimento speciale” per il cortometraggio dal titolo “Io so dove si nasconde il sole”, realizzato dagli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto di Custodia Attenuata per il Trattamento dei Tossicodipendenti di Eboli, nell’ambito delle tecniche multimediali e cine – televisive. Il riconoscimento è conseguente all’impegno profuso dalla Questura di Salerno che, in occasione del 158° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, ha coinvolto gli studenti di diverse Scuole della Provincia che hanno realizzato opere artistiche e letterarie sul tema dell’ambiente, non solo come luogo del vivere quotidiano ma anche di ecosistema sostenibile. Quali sono i comportamenti più giusti da assumere negli ambienti che ogni giorno viviamo? Come rispettare i diritti nostri e degli altri, non solo a casa o a scuola, ma anche al parco in cui si gioca o per le strade che ogni giorno si attraversano per andare verso tutti i luoghi della vita di un giovane? Queste sono state le domande poste agli studenti che con l’entusiasmo delle famiglie e degli insegnanti hanno cercato le risposte più creative alle loro riflessioni, realizzando opere grafiche e letterarie ma anche originali prodotti multimediali.L’opera dell’ICATT è stata scelta per il forte valore simbolico del messaggio di riscatto sociale, cambiamento e rinascita, per chi vuole uscire dal guado, anche se vive in zone degradate socialmente e compromesse sotto l’aspetto ambientale, caratterizzate spesso da un elevato tasso criminale e dall’uso e spaccio di sostanze stupefacenti (come è il caso di Scampia, rappresentata nel filmato da una serie di murales, da cui proviene uno dei due protagonisti principali del filmato).Si riporta la motivazione della commissione che ha assegnato il riconoscimento: “Lavoro acuto ed intelligente, sicuramente fuori dagli schemi convenzionali, che veicola un messaggio coraggioso: espone una realtà difficile che, nella sua crudezza, arriva a toccare l’emotività dello spettatore. La scelta stilistica e l’accostamento inedito dei temi rivelano che i ragazzi hanno veramente svolto un lavoro prima che artistico, intellettuale di riflessione e rielaborazione personale dell’argomento proposto. L’idea degli autori, infatti, sottolinea in modo originale come lo sfilacciamento del tessuto sociale sia in grado di mirare i suoi singoli elementi – le persone – nella loro integrità psicofisica e come ciò abbia poi ampie ricadute sia individuali sia collettive. Ma il messaggio finale è positivo: esiste una via d’uscita, un’opzione di rinascita da tutto questo: cambiare è possibile. Inoltre, le immagini possiedono grinta espressiva e forza narrante senza bisogno di ulteriori didascalie, grazie al deciso simbolismo che pervade l’opera intera”.Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato il Questore di Salerno, dr. Vincenzo Roca, il Direttore dell’Istituto, dr.ssa Rita Romano, i due protagonisti principali del filmato, la bambina Ines Costabile e l’ospite dell’Istituto Massimo Sabarese ed alcuni docenti, accompagnati, per l’occasione, dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, dr. Paolo Orlando, Portavoce del Questore e referente del progetto in provincia di Salerno.