Salerno: la Felsa Cisl a confronto con istituzioni e agenzie di lavoro interinale.

Si è svolto questa mattina, presso la sala conferenze ‘Vietri’ del Grand Hotel Salerno, il seminario ‘Somministrazione e mercato del lavoro: partecipare per crescere” organizzato dalla Felsa Cisl di Salerno. All’incontro, che ha avuto lo scopo di focalizzare il ruolo che può svolgere la somministrazione di lavoro nelle diverse realtà territoriali alla luce della profonda crisi che ha caratterizzato l’ultimo anno, sono intervenuti il segretario generale della Cisl salernitana, Giovanni Giudice, il segretario aggiunto della Felsa Cisl Campania, Luca Barilà, il segretario nazionale della Felsa Cisl, Silvia Degl’Innocenti, il vice presidente della Provincia di Salerno, Anna Ferrazzano, il docente di Istituzioni di Sociologia dell’Università di Salerno, Gennaro Iorio, il vice presidente dell’agenzia di lavoro ‘Quanta’, Vincenzo Mattina, il segretario della Felsa Cisl salernitana, Giusy Petitti ed il segretario confederale della Cisl nazionale, Gianni Baratta. “L’esperienza che il settore della somministrazione di lavoro ha prodotto in questi anni dimostra che un sistema basato sulla bilateralità è in grado di fornire diritti, tutele e idonee politiche formative, favorisce e facilità l’accesso al mercato del lavoro. Investire nella cultura della partecipazione e della ricerca attiva di un impiego è un forte antidoto alla rassegnazione, alla rinuncia all’indipendenza economica e alla realizzazione personale”, ha affermato il segretario della Felsa Cisl salernitana, Giusy Petitti. Sulla stessa lunghezza d’onda del segretario provinciale di categoria è il numero uno della Cisl Salerno, Giovanni Giudice: “Abbiamo lanciato la Felsa soltanto qualche mese fa ma devo dire che tanto lavoro è stato già fatto in questo periodo. In Italia, con la Legge Treu del ’96 e Legge numero 30, quando è partito questo nuovo modo di lavorare eravamo già gli ultimi in Europa. Scontiamo questo ritardo, ma devo dire che stiamo recuperando bene. In provincia di Salerno abbiamo lavorato bene con le aziende e la nuova federazione è già ben inserita avendo partecipato a tante trattative, rappresentando la parte debole del mondo del lavoro e dimostrando di potercela fare. Questo è un grande onore per chi vuole fare sindacato. Abbiamo dimostrato con la Felsa che è possibile fare contrattazione con la bilateralità e corsi di formazione a tutto campo”. Un impegno importante quello della Felsa, come conferma il segretario aggiunto regionale di categoria, Luca Barilà: “Cerchiamo di dare la giusta dignità a persone troppo spesso considerati ‘lavoratori di serie B’. Con le agenzie di lavoro cerchiamo di costruire un dialogo, un discorso per dare voce alle esigenze di queste persone che fanno parte di una parte del mercato del lavoro che cambia ogni giorno che passa”. E a dare forza alle parole degli esponenti sindacali cislini ci pensa il vice presidente della Provincia di Salerno con delega al Lavoro, Anna Ferrazzano: “La crisi deve diventare il volano per cercare di favorire un salto culturare e amministrativo nel settore della somministrazione. Lo snodo cruciale di questo universo passa per i centri per l’impiego del lavoro, che devono diventare un luogo per far dialogare le istituzioni con la gente e conciliare così domanda e offerta del lavoro. In provincia il 12,4% della popolazione è inoccupata ma non dobbiamo abbatterci e chiedere l’ausilio di tutti per cercare di agire sinergicamente per affrontare la stretta. Credo sia un dovere morale per le istituzioni costruire una sinergia con un’organizzazione sindacale come la vostra che è protagonista nel mercato del lavoro. La Felsa è frutto di questo cambiamento concettuale delle politiche occupazionale, diventato più dinamico e variegato. Oggi il lavoro interinale non è più una parte di nicchia, ma anzi ha offerto trend di crescità positivo al mondo occupazionale segnando cali solo durante i periodi di crisi congiunturale. Gli ultimi dati economici dicono che la ripresa passa anche per le agenzie di lavoro somministrato, che ha portato 20mila unità lavorative in più in tutta la Penisola e questa è un’opportunità da non perdere. Un ruolo importante, ancor più rafforzato dalla nuova manovra fiscale che affida alle agenzie un compito da protagonista, con l’intervento normativo che dà molteplici funzioni a queste nuove realtà occupazionali”. Parla invece di “opportunità, responsabilità e partecipazione” il segretario nazionale della Felsa, Silvia Degl’Innocenti: “Il lavoratore somministrato non conviene alle aziende perché costa più di uno assunto a tempo indeterminato e questo durante la crisi ha inciso del 40% nel mercato interinale. La nostra è una battaglia anche contro i media, perchè oggi si parla sempre di precariato e ad un 18enne che si affaccia sull’universo lavorativo si parla solo di precariato e non si prospetta altro che un lavoro a tempo determinato”. E per il segretario confederale della Cisl nazionale, Gianni Baratta, diventa fondamentale tutelare i lavoratori somministrati alla vigilia della nuova manovra fiscale che apre scenari a tinte fosche per l’universo dell’occupazione interinale: “Con i tagli alla spesa pubblica questi lavoratori potrebbero essere i primi ad essere licenziati e dobbiamo evitare che ciò accada. Come Cisl siamo stati tra i pionieri ad interessarci alla normativa che ha istituito questo tipo di lavoro. La bilateralità credo che compensi l’elemento insito nel precariato, migliorando anche la qualità dell’impiego e dell’apporto normativo nelle norme. Tuttavia, la fase non è ancora compiuta perché la legislazione è ancora sprovvista dello statuto dei lavori e c’è poca chiarezza sul sistema pensionistico che attualmente ancora non garantisce quella tranquillità che bisogna offrire a questa fetta di lavoratori”