Pagani: amministrazione vicina alle fasce deboli

Da sempre l’amministrazione comunale è in prima linea per le fasce deboli, per coloro che soffrono, per gli anziani, per i giovani nel nome di quei valori, di matrice cattolica, nei quali ci riconosciamo e nei quali fortemente crediamo. In questi anni, quotidianamente, ci siamo impegnati affinché nella nostra città si respirasse un’aria nuova accompagnata dalla speranza di un futuro migliore. E con modestia, possiamo dire che, fortunatamente, grazie all’aiuto di Dio, abbiamo intrapreso la strada giusta. E’ per questo che, dall’inizio, abbiamo ritenuto giusto realizzare l’oratorio della Chiesa Santa Maria del Carmine ed abbiamo condiviso la battaglia di Don Enzo Di Nardi. A fianco alle opere realizzate per lo sviluppo della nostra città, ritenevamo opportuno realizzare una nuova struttura che potesse dare sussulti ai giovani. Le procedure sono subito partite. Il consiglio comunale ha subito deliberato. Nelle settimane scorse, poi, appena abbiamo ricevuto le lettere di Don Enzo ci siamo riuniti (giunta ed ufficio tecnico) per discutere del problema. Nei giorni scorsi una nuova lettera è partita all’indirizzo dell’ufficio tecnico per chiedere una soluzione tempestiva al problema per fare in modo che si potessero individuare le procedure nel rispetto delle normative. Oggi, però, l’atteggiamento di Don Enzo Di Nardi ci sembra davvero assurdo. Non possiamo accettare le sue offese. Non possiamo restare zitti davanti ad un atteggiamento ingiurioso e pretestuoso, fortemente strumentale. Fino a questo momento abbiamo portato rispetto per l’abito talare che indossa. Ma ora non possiamo più consentire attacchi sterili e puerili. Gli interessi richiamati da Don Enzo evidentemente appartengono solo ai suoi stessi amici per bocca di cui parla. Non certamente a noi. Riteniamo Don Enzo un uomo perbene, un prete impegnato e capace di stare vicino alla gente. Per lui abbiamo sempre nutrito grande rispetto ed ora non vorremmo ricrederci. Siamo convinti, infatti, che non sia lui a parlare ma si stia lasciando condizionare da politici che poco hanno a cuore le sorti della nostra città. Non ci stiamo a mettere in scena nuove puntate dello storico sceneggiato “Peppone e Don Camillo” in salsa nostrana. Non vogliamo scendere più in polemica con Don Enzo.

Il Sindaco                                                              L’Assessore alla Qualità Urbana

        Salvatore Bottone                                                              Massimo Quaratino