Cava de’ Tirreni: Città Democratica, costruzione Teatro Comunale

Parte ufficialmente la petizione popolare organizzata da “Città Democratica” per la costruzione del Teatro Comunale a Cava de’ Tirreni. L’annuncio è arrivato questa mattina al Palazzo di Città, dove, nell’Aula Gemellaggi, il gruppo suddetto ha tenuto una conferenza per illustrare l’azione che intende promuovere in città. La relatrice, Rossana Lamberti, si è dichiarata molto preoccupata da una delibera della giunta Galdi che prevede la progettazione di un albergo per diversamente abili in Piazza Lentini invece del Teatro Comunale, cavallo di battaglia della precedente amministrazione.<<Siamo rimasti sconcertati: nella proposta elettorale di Galdi c’era (pag.11) il progetto di costruire, sull’area di sedime del deposito del CSTP, il Teatro Comunale, invece con delibera di giunta n.103 del 15.05.10, nell’elenco annuale  delle opere pubbliche, scompare  completamente – afferma Rossana Lamberti e aggiunge – di esso non si trova più traccia, come se la città di Cava, che ha per storia e cultura un proprio prestigio,  non avesse diritto a un proprio teatro per il rilancio culturale, turistico, commerciale. E invece, poiché noi siamo consapevoli di quanto sia importante un Teatro per un territorio, e di quanto sia necessario  non perdere i finanziamenti  ottenuti per la costruzione del teatro, soldi che abbiamo ricevuto dall’Europa nell’ambito del Piano Integrato Urbano,  lanciamo, per un mese, una raccolta di firme tra cavesi che chiedono con noi la costruzione del Teatro a Cava. Facciamo quindi appello a tutti i partiti, alle associazioni sindacali, a quelle culturali, di categoria, teatrali e a tutti i cittadini cavesi ad appoggiare fattivamente l’iniziativa. Ci sono vicine le associazioni dei commercianti e i moduli per  sottoscrivere la petizione si potranno trovare anche presso esercizi che esporranno una locandina ad hoc, oltre che presso la sede del Partito Democratico. Potranno firmare tutti i cavesi muniti di documento, compresi i minorenni che siano in possesso delle carte di identità.>><<Tra l’altro – aggiunge Antonio Armenante – la realizzazione di un albergo per diversamente abili non è nel novero delle scelte eticamente sostenibili. I diversabili hanno il diritto di fruire di strutture aperte all’utenza normodotata ed adeguate alle proprie esigenze, non di essere ghettizzati in una struttura ad hoc.>>