Cava de’ Tirreni: Galdi scrive a Caldoro per Villa Alba

Il sindaco di Cava de’ Tirreni, prof. Marco Galdi, scrive al Governatore Caldoro per un’altra emergenza che la città sta vivendo da tre mesi a questa parte: la crisi di liquidità della società che gestisce il centro di riabilitazione Vill’Alba e quello gemello di Roccapiemonte (Villa Silvia). I mancati trasferimenti di fondi da parte della Regione e la necessità di esposizioni bancarie ingentissime hanno messo in ginocchio il sistema della Silba.   Al presidente della Regione il sindaco chiede di inserire nelle sue priorità lo sblocco dei pagamenti delle prestazioni delle strutture accreditate per dare ristoro a questi lavoratori e ai fornitori delle strutture accreditate. Le emergenze lavorative che si stanno registrando in città hanno spinto l’amministrazione comunale a creare un’unità di crisi sul problema lavoro. Primo atto è stato chiamare allo stesso tavolo i vertici delle banche locali per coordinare azioni a sostegno dei lavoratori in difficoltà economica. “Abbiamo dato vita- ha sottolineato il primo cittadino- a un fondo di circa 30 mila euro per coprire verso le banche gli interessi degli eventuali prestiti richiesti dai nostri  concittadini tagliati fuori dal circuito lavorativo per le crisi che stanno attraversando la ex Di Mauro, la Cavamarket e ora anche quelli della Silba”. Al tavolo dell’unità di crisi anche il vicesindaco Luigi Napoli. “La gravità delle emergenze occupazioni di Cava de’ Tirreni è lampante. Di qui la necessità di aumentare il plafond messo a disposizione del fondo di solidarietà- ha aggiunto il numero due dell’amministrazione comunale metelliana- Alle banche abbiamo anche chiesto un sostegno maggiore alle richieste di prestito dei lavoratori messi fuori dal circuito lavorativo.+ dalla crisi delle nostre aziende. Abbiamo anche convenuto che il fondo venga rimpinguato”.