Vita di Missione: nessuno può dimenticare il giorno in cui fu bagnato dalla pioggia

Padre Oliviero Ferro

In questi giorni sto leggendo un libro,il cui titolo dice tutto:”Il genocidio silenziato” di Joseph Sagahutu, prete ruandese. E’ un testimoni delle stragi in Congo Rdc. Certo non è un libro da leggere prima di andare a dormire,perché si rischierebbe di rivivere tutto quello che lui ha vissuto. Però ci ricorda che solo chi ha sperimentato il dolore, non lo può dimenticare. Quanti tra noi hanno vissuto momenti difficili,sia fisicamente, che psicologicamente e non possono più dimenticarli.Come non posso dimenticare chi in quei momenti è stato loro vicino. Padre Sagahutu scrive “I massacri non risparmiavano nessuno. La maggioranza dei cadaveri rivenuti su una striscia di 60 chilometri da Kilitungzwa fino a Kasika erano soprattutto di donne e bambini. Le donne erano state violentate prima di essere uccise. I militari dell’Apr(esercito patriottico ruandese) si divertivano ad aprire loro il ventre con pugnali. L’umiliazione estrema era quando le pugnalavano,affondando i coltelli nei genitali per tagliarle dolorosamente fino all’addome. Molte donne erano lasciate agonizzanti sul posto,finché gli animali selvaggi o i rapaci non le finivano o le mangiavano”.In Africa tante persone sono “bagnate dalla pioggia”,stanno soffrendo atrocemente e noi forse ci dimentichiamo di loro. Per favore,apriamo gli occhi e il cuore.

p.s: Il libro-testimonianza è di Joseph Sagahutu,Il genocidio silenziato, ed.EMI