Salerno: Arti di Maggio, Nuances Centro Novecento, Kozo Kaneko

Contaminazione contemporanea per il cartellone di Arti di Maggio giovedì 20 maggio nella Chiesa dell’Addolorata che ospiterà il rècital del musicista nipponico. La sezione dedicata alla musica contemporanea della terza edizione di Arti di Maggio, ispirata alle Nuances novecentesche, promossa dall’Associazione Seventh Degree dell’ Università di Salerno, con il contributo del Comune di Salerno – Assessorato Beni Culturali e Portualità Turistica – in collaborazione con il ministero Beni Culturali e le Soprintendenze per i B.A.P. e B.S.A.E. di Salerno e Avellino e il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci”, presenta giovedì 20 maggio nella Chiesa dell’Addolorata del Complesso di Santa Sofia, alle ore 21,30, il pianista giapponese Kozo Kaneko. Kozo Kaneko sente la musica come una linfa vitale. Lo si avverte già dal primo brano che fonde suoni classici del pianoforte per un omaggio alla sua terra ed alle musiche tradizionali giapponesi. L’autore scelto dal pianista nipponico per principiare il concerto salernitano è Hidemori Tokunaga del quale ascolteremo “From Botanical Garden  cinque miniature “Short poetical works for piano solo: “Cherry blossoms, Larch, Peach, Water lily ed Evening primrose”,  pezzi strumentali di estrazione paesaggistica che raggiunge la massima espressività del minimalismo dell’artista nipponico,  legata ai ricordi delle proprie tradizione. Si proseguirà la terza delle cinque Suite in the poem for piano solo , composta da Narihitoemon Eto, dedicata all’Aurora. La serata verrà sigillata da due brani originali di Kozo Kaneko, “Medium from 4 inspirations” e “Satura Fantasy”, in cui Kozo Kaneko ci fa sognare con la sua maestria da compositore, ora più che mai navigato, sempre pronto a gestire il proprio bagaglio di esperienza in maniera perfetta, fondendo sperimentazione e tradizione orientale, con scrupolosa originalità. Essenziale e sempre emotivamente intenso, Kaneko rilegge alcune delle pagine del suo repertorio senza fare un’operazione calligrafica, le note sono prosciugate dagli eccessi di lirismo per mostrare un’energia strutturale che amoreggia con gli spazi della memoria dell’ascoltatore, ma senza esasperare il tono emotivo, il romanticismo si tramuta in carnalità e contemplazione, ogni piccola nota sembra sottolineare un tormento, un aspetto della affascinante filosofia orientale. Non c’è incertezza tra le trame sonore di queste due opere ma è una perfezione ricca di estro e imprevisti, poiché avremo l’esecuzione di un tema con variazioni, naturalmente improvvisate  schizzanti paesaggi immaginari dai colori pastello, che, lucidano, lacerano e danno nuovi toni a una musicalità sempre più personale e matura.