Baronissi: campo nomadi, ordinanza di sgombero del sindaco

Due ordinanze sono state emesse nella giornata di domenica 9 maggio dal sindaco Giovanni Moscatiello ed eseguite dalla polizia municipale in merito all’occupazione di un’area ricadente sul territorio di Baronissi da parte di un gruppo di nomadi di nazionalità italiana fermati e identificati nei giorni scorsi sia dalla polizia municipale che dai carabinieri di Baronissi. Le due ordinanze sono state emesse contestualmente a carico del proprietario dell’area in oggetto, essendo una zona non demaniale, ed al gruppo di cittadini rom con l’obbligo, per quest’ultimi, di abbandonare il terreno entro 48 ore. «Le motivazioni vanno ricercate nell’assenza delle condizioni minime igienico-sanitarie – afferma il sindaco – e poi dopo anche nella necessità di mantenere un minimo di decoro urbano. Così come non permettiamo a nessuno di vendere i meloni in strada o di bivaccare nella stazione, non abbiamo permesso a questo gruppo di sostare ulteriormente sul nostro territorio. Tra l’altro, al di là delle speculazioni di qualcuno, il Comune su quell’area non ha responsabilità essendo privata, ma ci siamo mossi sin da subito per monitorare la situazione. Il territorio comunale, inoltre, non ha aree attrezzate per consentire questo genere di ospitalità – conclude – rispetto ai furti in abitazione paventati sempre da qualcuno che ha preferito strumentalizzare la vicenda, posso affermare con dati alla mano forniti dal comando carabinieri di Baronissi che non esiste nessuna denuncia di furto nell’ultima settimana, né tantomeno una denuncia di furto collegabile in via presuntiva alla presenza dei nomadi».

 

2 pensieri su “Baronissi: campo nomadi, ordinanza di sgombero del sindaco

  1. non si potrebbe attrezzare quest’area al minimo indispensabile per dare il minimo di una sufficienza struttura che possa consentire a questi nostri connazionali in controtendenza di quando avviene in altre parti d’Italia? perchè non far seguire i nostri corsi scolastici che appartengono pure a loro creando comunità miste il cui denominatore è pur sempre lo stesso.Cioè apparteniamo tutti indistintamente alla stessa razza umana riconosciuta dalla carta internazionale dei diritti dell’uomo? Non sarà per tutti noi un arricchimento che ci farà crescere ignorando paure occulte che esistonono nella nostra mente e che spesso viene alimentata da una cultura malsana? Mi auguro con tutto il cuore che il capo dell’amministrazione qualcosa se vorrà troverà e realizzerà con la sua perspicacia e il suo alto senso di civiltà proiettata verso il futuro che volendo è già oggi.
    Bruno

  2. sono d’accordo per integrazione,ma che sia reciproca,iniziamo a far pagare le tasse,almeno bollo auto ed assicurazione,delle loro lussuose automobile e carovan,quindi che poi si faccia questa area attrezzata,non è detto che si debba attrezzare area con i nostri soldi e loro a scrocco ……molti nostri operai che pagano le tasse non posson permettersi le loro automobili e figurarsi un fine settimana in un bel posto accogliente…

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