Salerno: Barbirotti, petulanza continua per il Consorzio di Bacino

Petulanza continua. Giuseppe Corona, liquidatore del Consorzio Sa2, eccelle per le costanti, fastidiose, infondate molestie nei miei confronti, meno per capacità amministrative. La stucchevole litania di dichiarazioni irrealistiche rilasciata agli organi di informazione è davvero senza costrutto. Sono stanco di illazioni continue e immotivate nei miei confronti da parte del liquidatore del Consorzio e soprattutto trovo inaccettabile per la nostra comunità che l’avvocato Corona quasi ogni giorno esterni i propri insulsi piagnistei ai giornali. Affronti le difficoltà della gestione dell’ente in modo tempestivo e corretto, come ho fatto io per dieci anni da Presidente del Consorzio, senza perdere il proprio tempo in elucubrazioni da riferire alla stampa, in modo non veritiero e caotico. Il liquidatore del Consorzio ha tutti gli strumenti per gestire la situazione e dovrebbe concentrarsi al meglio, per garantire l’efficacia dei compiti ai quali è demandato, senza distrarsi in una lagna stantia, fuori luogo e irrealistica. Corona sappia che nessun calunniatore è passato alla storia, ma i suoi dati anagrafifici potrebbero passare alla cronaca giudiziaria. Sto valutando, infatti, la possibilità di sporgere querela con l’apertura di un procedimento legale nei suoi confronti.Per l’ennesima volta, parlando dei bilanci consortili, Corona nasconde la verità delle cose, dimenticandosi di riferire i milioni di debiti accumulati dalla Presidenza del Consiglio e dalla Struttura Commissariale nei confronti del Consorzio e finge di non ricordare che il Consorzio Sa2, da me presieduto sino a qualche mese fa, ha sempre operato con correttezza e ha sempre chiuso i bilanci in attivo. Calunniosamente Corona mi accusa di aver esternalizzato alle coooperative sociali invece di provvedere con la forza lavoro diretta del Consorzio. Ciò dimostra che il commissario non conosce appieno la materia. A determinare tale scelta è stato soprattutto un fattore incontrovertibile: con la mia Presidenza tutti i lavoratori erano impegnati a pieno regime nel garantire i servizi effettuati: dalla megadiscarica regionale di Macchia Soprana, dove si trattavano quotidianamente più di duemila tonnellate di rifiuti, alle attività di raccolta differenziata nei vari comuni; dalle discariche di Parapoti e di Sardone, ai siti di Ostaglio e di Coda di Volpe; dallo Stir di Battipaglia al sito di stoccaggio nell’area militare di Persano. Sottolineo che dallo Stato Italiano abbiamo avuto mandato per far funzionare l’impianto di Pianodardine ad Avellino, e la discarica di S. Tammaro a Caserta. Impegni straordinari, di grande valenza sociale ed economica, che presupponevano risposte efficaci. E’ questa la mala gestione di cui siamo accusati, di essere stati capaci di fronteggiare la più grave crisi sociale e ambientale della Regione Campania, senza che i cittadini della nostra provincia patissero l’emergenza? La nostra scelta è stata quella della difesa occupazionale e della tutela dell’ambiente, garantendo tutte le attività. Al contrario ora viene fatta quella del risparmio ad ogni costo, sulla pelle dei lavoratori e sull’efficienza dei servizi. O forse per loro, il senso di “liquidazione” significa perdere tutti i servizi sinora svolti, come sta accadendo in costiera amalfitana? E’ chiaro, se non fai i servizi risparmi, sul carburante, sulle bollette, sugli straordinari, sulle manutenzioni. Per quanto attiene agli anticipi concessi ai dipendenti, devo ricordare -a chi non ha buona conoscenza del problema- che il Presidente di un ente come il consorzio ha solo il potere di indirizzo e programmazione e nulla a che vedere con la gestione. In ogni caso, condivido appieno la scelta operata dai dirigenti consortili, quella cioè di essere andati incontro alle esigenze dei lavoratori, in un momento di bisogno della loro vita. Del resto, anticipare delle somme a lavoratori di un ente pubblico economico non comporta alcun rischio. Infatti, le somme anticipate sono recuperate, trattenendole mensilmente dalle buste paga e finanche all’atto della cessazione del rapporto, trattenendole dal Tfr. In merito alla riscossione dei debiti abbiamo sempre compreso le difficoltà finanziarie ed economiche di tutti i comuni e gli sforzi degli amministratori pubblici, ma abbiamo sempre agito nella massima legalità, secondo i criteri dell’efficienza amministrativa. Sia al comune capoluogo che ad altri comuni del bacino -di destra e di sinistra- nel corso del tempo, sono stati inoltrati solleciti di pagamento, messe in mora e diffide ad adempiere agli obblighi economici. E per tutti i comuni inadempienti, sono state avviate le procedure per il recupero coattivo delle somme dovute. Anche in questo caso Corona manipola la verità, perchè, a ridosso della promulgazione della legge del 2007 con amministrazioni con contratti in essere già stipulati, abbiamo adottato –ad esempio- lo stesso criterio applicato a Salerno anche al comune di Montecorvino Pugliano, della stessa area politica del liquidatore. Nello specifico del capoluogo, Corona toppa indecorosamente. In città il consorzio continua a svolgere il servizio di raccolta ingombranti, le attività del sito di trasferenza, a gestire le due isole ecologiche e raccogliamo il vetro sul 50% del territorio comunale. I nostri 53 dipendenti sono ora alle dipendenze della società Salerno Pulita, che provvede ai loro pagamenti, e di questi 43 sono ex Lsu, per i quali non abbiamo mai ricevuto alcun contributo dalla struttura commissariale. Il risparmio per l’ente è davvero evidente. E allora perchè Corona omette di riferire la verità? E’ risibile l’accusa sulle spese dei mezzi. Sono camion, furgoni, scarrabili che hanno parecchi anni di servizio, che quotidianamente percorrono chilometri carichi di quintali di immondizia o di materiali da riciclare, il loro logoramento è evidente per tutte le persone di buon senso. Secondo loro che dovevamo fare, non farli riparare e tenere i rifiuti per strada? Bel modo di fare demagogia a buon mercato. Mi meraviglia la distorsione fuorviante, strumentalmente odiosa, fatta in merito ad alcune vertenza di lavoro. Nessun contratto a tempo determinato è stato trasformato dagli organi consortili a tempo indeterminato. Il giudice del lavoro, dopo cause durate anni, ha stabilito l’obbligo dell’assunzione definitiva dei ricorrenti. Per chiarezza ulteriore va detto che alcuni di questi dipendenti assunti con sentenza del giudice sono noti ed attivi esponenti del centro-destra. Per quanto riguarda lo staff ho applicato le norme dello Stato e il regolamento consortile. Abbiamo sempre rispettato la Legge e abbiamo sempre chiuso i bilanci in attivo. Chi parla di cattiva gestione o ignora completamente il significato di quello che dice, oppure è in mala fede, e parla solo per mascherare l’incapacità di gestire un settore così delicato. Noi abbiamo sempre onorato i nostri impegni con tutti, ora in soli due mesi non si riesce a pagare tempestivamente stipendi, fornitori, e società partecipate. E’ davvero strano! A Corona dico questo: faccia capire qual è il suo spessore amministrativo e si concentri sulle cose da fare.         

Avv. Dario Barbirotti

 

Un pensiero su “Salerno: Barbirotti, petulanza continua per il Consorzio di Bacino

  1. Mi sembrano delle considerazioni giustissime. L’altro giorno mi sono molto preoccupato nel vedere i visi di Corona, Celano e gli altri. Sembrava una riunione effettuata il 2 di novembre.

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