Fisciano: “Michelangelo e gli spirituali”

Michela Maffei

Michelangelo e gli spirituali. Le ultime acquisizioni critiche”. Si svolge domani 5 maggio alle 14.30 presso l’aula 1 della facoltà di lettere a Fisciano, il seminario di Maria Forcellino dedicato al genio del rinascimento ed alle sue inquietudini spirituali. Il dibattito è organizzato dal dipartimento di beni culturali ed interverranno: Giuseppa Zanichelli, ordinario di storia dell’arte medievale; Mario Alberto Pavone, ordinario di storia dell’arte moderna; Antonio Forcellino, architetto – restauratore. Giorgio Vasari nella sua autorevolissima “Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori”, vedeva in Michelangelo la vetta più alta che la storia dell’arte avesse mai raggiunto per la capacità di rappresentare il reale e di rappresentarlo con valori simbolici. Nel periodo più maturo della sua produzione, Michelangelo conservò una convinta fiducia nella possibilità di rappresentare il divino e l’assoluto, ma nell’ultimo stadio della sua vita, visse una profonda crisi religiosa e morale dinanzi agli sconvolgimenti della riforma e della controriforma. Ciò lo condusse a mettere in questione la possibilità che la forma artistica potesse incorporare in maniera compiuta ed esaustiva i messaggi universali e la loro potenza. Passò da una fase in cui l’artista poteva omaggiare Dio facendosi “simile a lui” nella lavorazione del materiale, poiché fare emergere la “bellezza” dal nulla del blocco di marmo lo avvicinava sempre più all’artefice della creazione (anch’esso creatore del tutto dal nulla), ad una condizione in cui ammise la propria presunzione ed inferiorità dinanzi all’assoluta potenza divina.