Vita di Missione: se trovi la gente che cammina con la testa in giù, cammina anche tu con la testa in giù

Padre Oliviero Ferro

In Africa,come in altre parti del mondo,(Italia compresa), ci sono molte tribù, razze, ciascuno con la propria lingua e i propri costumi. Nel tempo, ognuno ha costruito la sua identità che lo rende diverso e caratteristico nel panorama del mondo. Un po’ come in un prato fiorito. Ci sono tanti fiori, ognuno diverso dall’altro,ma con la sua bellezza. Io ho avuto la fortuna, come missionario, di girare l’Italia(Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Sardegna, Calabria, Campania e Basilicata) e il mondo, soprattutto in Africa. Mi sono trovato in contatto con culture e lingue differenti. Non saprei dire quale è la più bella. Lo sono tutte, perché sono incarnate da persone meravigliose. Anche solo imparare la lingua è entrare in contatto con un mondo nuovo, con persone, usi e costumi nuovi. Bisogna avere la curiosità di conoscere,di scoprire(come fanno gli scout) e ci si incontrerà con tante cose interessanti. Naturalmente se decidi di vivere insieme con loro, li devi conoscere, vedere il bello che c’è(anche se è spontaneo criticare). Vivendo con loro, condividendo i sogni, le speranze, le gioie e i dolori, ti senti a casa tua. Impari ad apprezzarli e probabilmente, verrai accettato più volentieri. Bisogna sapere ascoltare, camminare sulle loro strade, conoscere le loro fatiche,mangiare insieme con loro. Gioire e soffrire con loro. Insomma, se vogliamo dirla tutta,mescolare il nostro sangue con il loro.