Pagani: GdF sequestra area industriale

I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, in esecuzione dei provvedimenti emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Nocera Inferiore, hanno sottoposto a sequestro preventivo aree, immobili, terreni e cantieri dell’area industriale e commerciale del Comune di Pagani, pari ad un estensione di circa 80.000 mq., riconducibili a 22 imprese esercenti attività commerciale o industriale, per il reato di lottizzazione abusiva. Tre dirigenti del Comune di Pagani sono stati raggiunti da una misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio, per reati di abuso d’ufficio. Le Fiamme Gialle hanno notificato 64 “avvisi di garanzia”, nei confronti di politici, dirigenti, funzionari pubblici e imprenditori. L’attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, ha preso le mosse dagli accertamenti avviati dalla Guardia di Finanza di Salerno su richiesta dalla Corte dei Conti per la Campania, ed ha avuto ad oggetto le complesse vicende per la realizzazione dell’area P.I.P. e dell’area P.U.A. del Comune di Pagani. Le condotte contestate agli indagati riguardano:

  • l’adozione di delibere della Giunta comunale, con le quali sono state disposte illecitamente assegnazioni o modifiche lotti a “trattativa privata”, in violazioni dei fondamentali principi delle procedure ad evidenza pubblica;

  • il rilascio da parte di dirigenti e funzionari del Comune di Pagani, in area p.i.p., di permessi di costruire per la realizzazione di insediamenti industriali e commerciali, sulla base di un piano particolareggiato “privo di efficacia regolatrice” (c.d. “area bianca”). Ma, ancora, tutti i permessi di costruire sull’area oggetto di sequestro sono state rilasciati in violazione di numerose norme di legge e, soprattutto, in assenza di una sufficiente dotazione di opere di urbanizzazione: strade assolutamente insufficienti, con impianti di illuminazione non realizzati o carenti, impianto fognario inadeguato, con concreti rischi di allagamento a causa della inidoneità a garantire il deflusso delle portate di acque bianche e nere. Tale preoccupante quadro di insieme ha indotto l’Autorità Giudiziaria a sostenere che le urbanizzazioni realizzate siano assolutamente inidonee a sorreggere l’impatto dei nuovi insediamenti.

Tali condotte avrebbero determinato l’inizio e la realizzazione di opere che hanno comportato una radicale trasformazione urbanistica di una parte rilevante del territorio comunale, in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici e di norme di legge in generale, integrando la fattispecie penale di lottizzazione abusiva materiale. In altri termini, la pianificazione urbanistica, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe compromesso lo sviluppo equilibrato del territorio paganese .