Salerno: Legambiente contro il taglio dei platani di Via Alvarez

Nella giornata di sabato 10 aprile sono cominciati, i lavori di taglio e abbattimento dei platani secolari di via Alvarez ad opera degli operai del Comune di Salerno. L’intervento, organizzato poche ore prima per evitare una fuga di notizie, rientra nell’ambito dei lavori per la realizzazione di Piazza della Libertà. Esprimiamo ancora una volta il nostro disappunto su una scelta prima culturale e poi tecnica dell’Amministrazione comunale guidata da un Sindaco che non ha voluto accogliere la nostra richiesta di integrazione degli alberi nel progetto di riqualificazione dell’area; il Sindaco Vincenzo De Luca dovrebbe pensare a quanti anni ci vorranno per vedere un albero così grande come lo sono i platani che ha ordinato di abbattere! La commissione Ambiente del Consiglio comunale alcuni mesi fa si era detta favorevole ad un intervento di trapianto degli alberi ma i costi molto elevati e l’incertezza della probabilità di riuscita di tale intervento lo hanno sconsigliato. La scelta di abbattimento degli alberi in questione è semplicemente vergognosa per una città europea: come si può pensare di progettare la riqualificazione di un’area pubblica così vasta senza tener presente dell’esistenza di 5 alberi così importanti da poter integrare! Il tutto è possibile per un intervento di pubblica utilità! E a tal proposito ribadiamo che non solo la costruenda piazza della Libertà ma anche la presenza di alberi secolari e chiome così vaste sono un interesse di pubblica utilità! Questa piazza, già di per sè di forte impatto ambientale perché ricoprente anche buona parte della spiaggia di Santa Teresa peraltro non prevede verde pubblico al di là di due palme. Si sta scrivendo una pagina davvero brutta della storia culturale e ambientale di questa città e stamattina 12 aprile abbiamo sporto denunciato l’Amministrazione De Luca al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri per danno morale e ambientale alla collettività. Chiediamo nel più breve tempo possibile la piantumazione di alberi che possano compensare il danno ambientale subito dalla città con l’eliminazione della quantità arborea dei platani in questione; il nostro sindaco dovrebbe preoccuparsi e scusarsi con la città perché da oggi   una parte delle inquinanti e pericolose polveri sottili presenti nell’aria non saranno assorbite più dalle enormi chiome dei nostri cari platani ma dai polmoni di tanti cittadini che abitano in particolare nella zona in questione! Chiediamo inoltre di rendere pubblici i costi di tale operazione( taglio, rimozione degli alberi, trasporto dei tronchi). Chiediamo a tutti i cittadini, a partire da coloro che sabato poco dopo l’inizio dei lavori ci hanno avvertito di cosa stava accadendo, di starci vicino nelle prossime nostre iniziative nell’interesse come sempre esclusivo del nostro Territorio.


5 pensieri su “Salerno: Legambiente contro il taglio dei platani di Via Alvarez

  1. Platani abbatutti, tonnellate di cemento riversate sulla spiaggia di Santa Teresa, tutto per la follia del progetto di un uomo solo, che ha detto di voler mettere le sue ceneri al centro della piazza. Cosa augurarsi ?

  2. Poveri platani, certo non potevano essere salvati dagli assessori verdi deluchiani incollati alle poltrone, dai radicali che hanno appoggiato il “Conducator” per racimolare una mancata poltrona, dai “sinistri-eco-libertari” guidati da chi non vuole essere schiodato dalla sua poltroncina, insomma da tutti questi signori ammantati di idee di progresso e libertà, promotori di cultura e sensibilità ambientale, supportati anche dalla residua e reflua “intellighentia” da guardiamacchine locale! Poveri platani, assassinati dall’idiozia dei molti (circa il 73%)!

  3. Oggi mi vergogno davvero di essere salernitano…
    Hasta No Crescent e No Vela di Salerno

  4. Come era prevedibile, i platani sono stati stroncati con un blitz, ovviamente fatto scattare dopo le elezioni. Con buona pace di Legambiente (nota associazione di lotta e di governo) non è possibile coniugare la speculazione più spinta e la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. Nè sembra opportuno che la stessa Legambiente proponga atti riparatori e assolutori, quale quello di piantare altri alvberi altrove. Non c’è nessuna assoluzione possibile per un’operazione che appare brutale e gratuita, oltre che preordinata allo scempio prossimo venturo.

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