Eppur si evolve…

Giovanna Rezzoagli

Il prossimo giovedì si annuncia un giorno storico per il mondo della scienza e per l’umanità intera. L’otto aprile verrà infatti presentata l’ultima scoperta che potrebbe rivoluzionare l’antropologia e costituire, nel contempo, una pietra miliare nella storia della paleontologia. Il professor Lee Berger, dell’università di Witwatersrand di Johannesburg, ha riportato alla luce lo scheletro quasi completo di un nuovo ominide, nella caverna di Malacapa, nell’area sudafricana di Sterkfontein. Lo scheletro in questione è, con tutta probabilità, quello di un bimbo vissuto due mln di anni fa, appartenente ad una specie sinora non classificata, collocabile temporalmente tra gli antenati scimmia e l’uomo moderno. La scoperta di quello che viene ritenuto l’anello mancante tra l’uomo e le scimmie potrebbe rivoluzionare la comprensione della nostra evoluzione. Se fosse confermata, la nuova specie andrebbe ad inserirsi tra l’Australopiteco, vissuto intorno ai 4 milioni di anni fa e considerato alla stregua di una scimmia, e l’Homo Habilis, vissuto intorno ai 2.5 milioni di anni fa, e considerato il nostro diretto progenitore. Questa scoperta, destinata ad avere una rilevanza enorme nel pensiero scientifico attuale, costituirebbe ipso facto la rivincita di Charles Darwin, il padre della dottrina dell’evoluzione biologica secondo la quale in tutti gli esseri viventi si producono, sotto l’influenza delle condizioni ambientali, delle piccole variazioni vantaggiose ai fini della sopravvivenza e dell’adattamento. Secondo Darwin, l’uomo, come ogni altro essere vivente, è il risultato di un processo evolutivo durato milioni di anni. Questa teoria destò scalpore e sconvolse tutte le idee religiose sulla creazione: infatti, ammettere la discendenza dell’uomo da un gruppo animale significava privarlo del posto di prestigio che occupava in natura. Anche i primi resti fossili umani, portati alla luce proprio in quegli anni, furono considerati con scetticismo. Ora, di fronte all’evidenza, anche i più scettici nel configurare l’uomo per ciò che è, vale a dire un animale che ha sviluppato maggiormente la parte corticale dell’encefalo, dovrà probabilmente scendere a patti con la scienza ed ammettere, seppur a denti stretti che sì, nonostante tutto, l’uomo altro non è se non l’ultimo anello di una catena filogeneticamente identica a quella di altre specie presenti in questo nostro vasto mondo.

5 pensieri su “Eppur si evolve…

  1. invito a leggere l’articolo di De Mattei ” Darwin non aveva ragione. Lo dicono anche gli atei” che si trova sia sul Giornale di Feltri sia sul sito di Corrispondenza Romana. Tutte le persone intellettualmente oneste ed istruite, a prescindere dalla fede religiosa, sanno che il darwinismo è un’ipotesi scientifica non provata e anzi ampiamente dimostrata falsa…

  2. Gentile Don Marcello Stanzione, un invito a leggere un documento non lo declino mai. Presumo che l’articolo che Lei cita sia questo:
    http://www.ilgiornale.it/cultura/darwin_non_aveva_ragione_lo_dicono_anche_atei/03-04-2010/articolo-id=434703-page=2-comments=1
    Noto che l’Autore è uno storico non proprio super partes, non uno scienziato. Nulla di diverso dai soliti triti e ritriti discorsi filosofeggianti che vorrebbero Darwin come icona dell’ateismo, nulla di concreto. Solo pensatori che tirano la corda una volta di qua e l’altra di là. A dimostrazione di ciò:
    http://terzotriennio.blogspot.com/2010/02/ma-darwin-non-era-ateo-come-dawkins.html
    Sinceramente non noto posizioni tanto diverse in quanto a faziosità.
    Per riportare la questione su terreni molto più neutri, suggerisco a chi voglia leggere un testo che parli di Darwinismo in modo serio e senza strumentalizzazioni filosofiche, il testo di G.M. Edelman, immunologo e neurobiologo statunitense, intitolato “Darwinismo neurale. La teoria della selezione dei gruppi neuronali” del 1987, in Italia pubblicato da Einaudi. In questo testo si trovano molti punti di convergenza con la teoria dello sviluppo della mente proposta dal neurofisiologo V.B. Mouncastle. Fatti, non chiacchiere. Aggiungo che la Scienza è quella che appare sulle riviste scientifiche (soggette a Referee), non sui quotidiani. Cordialmente.
    Giovanna Rezzoagli

  3. Un ritrovamento davvero eccezionale che sicuramente gli addetti a tali studi potranno meglio spiegarci quale sia stata la vera evoluzione dell’uomo distaccatosi dalla famiglia di scimmie, evolvendosi in maniera netta rispetto alla propria specie.

  4. don stanzione tiene alti i valori della fede cattolica, non come certi diffusori di notizie che minano la serietà, la giustizia e l’onore. Già il titolo che vuol ricongiungersi all’altro esempio di empietà che fu galileo, dice tutto. Per certune il rogo sarebbe il minimo…ma almeno censurate, censurate!!!

  5. Gentile “Giustiziere” la sua proposta non è molto originale…comunque grazie mi conferma ciò che penso: se una cosa non la comprendi distruggila.
    Giovanna Rezzoagli

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