Vita di Missione: non pensare solo a te stesso

Padre Oliviero Ferro

Facile dirlo,ma bisogna viverlo. Intorno a noi sentiamo spesso questo ritornello:”Fatti gli affari tuoi,perché faticare per gli altri,io voglio essere più furbo degli altri…”. Quando,un giorno,abbiamo chiesto ai cristiani(quante volte glielo avevo detto):”dobbiamo sistemare la strada,altrimenti nessuno potrà più passare. Nessuno verrà più a raccogliere i prodotti della terra con i camioncini…”, qualcuno rispondeva che era il capo quartiere e il capo villaggio che dovevano provvedere. Io rispondevo che se continuavamo a aspettare,niente sarebbe cambiato. Finalmente un giorno si sono decisi. Hanno cambiato le travi nei ponti,tagliato le erbe,sistemato i canaletti dell’acqua. Insomma qualcosa si era mosso,anche se non tutti avevano lavorato. Certo,era qualcosa di provvisorio. Bisognava andare a protestare dalle autorità. E’ vero,i cristiani e anche le altre persone del villaggio avevano paura, perché “il grano di mais non può dire niente alla gallina”. Ho promesso che sarei andato pure io. Spingi un giorno,spingi un altro. Finalmente il grande ponte che era caduto per un camioncino troppo carico(e qualche morto in fondo al fiume), è stato riparato. Non tutti capiscono la parola “bene comune”,come il protagonista della nostra storia. “Il leone,il re degli animali,convocò un giorno tutta l’assemblea della foresta. Si sedette,prese la parola e disse:”Vi ho chiamati per questo:ci manca l’acqua per lavarci e per bere. Tutti  devono darsi da fare:dobbiamo scavare un pozzo”. Tutti risposero di sì,tranne il coniglio che si mise in disparte dicendo:”Per me,il più piccolo ruscello mi basta. Io non ho bisogno di un pozzo”. E se ne andò,mentre gli altri cominciarono a lavorare. C’era chi scavava,chi portava via la terra,altri preparavano le pietra per costruire e la malta. Ci fu grande gioia nella foresta quando il pozzo fu terminato. Di notte,quando tutti dormivano,il coniglio venne a bere e prima di partire,sporcò l’acqua. Il mattino dopo,tutti gli animali furono meravigliati di trovare la loro acqua sporcata. Non sapendo con chi prendersela,chiesero al leopardo di fare la guardia. La notte dopo,il coniglio venne di nuovo,bevve e sporcò l’acqua. Fu preso e condannato ad andarsene solo nella foresta. E da allora cerca sempre di scappare,appena sente del rumore”