Salute: occhiali 3D per la visione cinematografica

Pietro Cusati

Utilizzo degli occhiali 3  D per la visione degli spettacoli cinematografici. Il Ministro della Salute ha emanato la circolare n. 12486 del 17 marzo 2010, in relazione all’utilizzo degli occhiali 3 D per la visione degli spettacoli cinematografici. Il Consiglio Superiore della  Sanità, sezione seconda, in data 2 marzo 2010 ha rilevato che i bambini piccoli, in seguito all’uso degli occhiali 3D , possono avere nausea,vertigine ed emicrania, senza comunque che si abbiano danni o patologie irreversibili. Tali disturbi  sono generalmente legati al fatto che nei bambini più piccoli la visione binoculare non è ancora presente o non del tutto consolidata oppure perché possono sussistere difetti della vista. Gli stessi disturbi funzionali possono riguardare anche gli adulti se lo spettacolo osservato in visione stereoscopica si prolunga per un tempo eccessivo senza interruzione. La circolare del  Ministero della Salute, recependo tali osservazione, suggerisce che per la visione di spettacoli cinematografici stereoscopici sia garantita agli  spettatori l’informazione che l’utilizzo di occhiali 3 D è controindicato per i bambini al di sotto dei sei anni e che l’utilizzo dei medesimi occhiali  negli adulti va limitato nel tempo,per una durata complessiva non superiore a quella di un singolo spettacolo, compreso l’intervallo. Inoltre la circolare riferisce che il Consiglio Superiore della Sanità, in considerazione del rischio di un aumento di trasmissione di infezione batteriche e virali derivanti da un’utilizzazione inadeguata di occhiali 3 D multiuso, ha espresso il parere che agli spettatori debba essere garantita la fornitura di occhiali monouso