Riceviamo e Pubblichiamo

Si trasmette il presente comunicato stampa in risposta alla notizia pubblicata dal quotidiano “La Città” di Salerno in data 06.03.2010 a pag. 26 – sezione Nazionale, di cui si riportano di seguito alcuni passi.

 Polemica aspra dopo la chiusura dell’asilo nel centro(…).L’ispezione dei NAS ha costretto il sindaco, Amilcare Mancusi, ad emettere un’ordinanza di sospensione ad horas dell’attività gestita dallo stesso comune attraverso l’associazione “ i Cuccioli”. Sono state riscontrate alcune carenze(….).A muovere i NAS sarebbe stato un esposto minuzioso, sottoscritto da tale Antonio Esposito,nome chiaramente fasullo.(…..) dal comune assicurano comunque  che tutte le certificazioni per la struttura esistono e che verranno prontamente esibite, mentre alcuni interrogativi sono sorti sui RITARDI ACCUMULATI DALL’ASL NEL RILASCIARE LE AUTORIZZAZIONI SANITARIE, più volte richieste dal funzionario incaricato nel corso dei mesi passati.(….) Gaetano Ferrentino

 In risposta a quanto pubblicato sul quotidiano “La Città” di Salerno a pag. 26 in data 6 marzo 2010, il Dr. Antonio Bello, Dirigente medico responsabile dell’U.O. del servizio di igiene degli alimenti del distretto n. 62 della ASL Salerno, ritiene doveroso precisare le seguenti informazioni in merito: Premesso che in data 28.07.2009 il comune di Sarno, tramite il servizio dei servizi alla persona , richiedeva al nostro servizio parere igienico sanitario per un “centro polifunzionale per l’infanzia”, senza allegare alcuna documentazione necessaria all’esame della richiesta e senza specificare l’ubicazione del centro, e che, dopo contatti telefonici e documentali con vari impiegati comunali atti ad illustrare la situazione del caso, in data 26.08.2009, non avendo ricevuta alcuna risposta, si richiedeva formalmente l’invio della suddetta documentazione. In seguito, in data 15.09.2009, il comune inoltrava richiesta per parere igienico sanitario per l’utilizzo di un locale da adibire a cucina all’interno del centro polifunzionale per l’infanzia, comunicando nel contesto, l’avviato inizio, in via sperimentale, anche di una ludoteca/ baby parking all’interno degli stessi locali , il 16.09.2009 il servizio igiene degli alimenti di Sarno della ASL, con nota a firma del dr .Bello, nel ribadire ancora una volta l’assenza della necessaria  documentazione da allegare alla pratica, precisava che la stessa doveva essere inviata al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, con sede in Nocera Inferiore, utilizzando apposito modello di dichiarazione inizio attività così come previsto dalla normativa vigente, e che comunque, l’attività avviata, anche se in via sperimentale, necessitava prioritariamente  dei pareri e delle autorizzazioni previste dalla Legge. In data 21.10.2009, nonostante le puntuali e corrette indicazioni del nostro servizio relative all’invio della dichiarazione al dipartimento di Nocera Inferiore, la stessa veniva inviata all’ufficio di Sarno, che in data 28.10.2009 informava la scrivente sull’errore di trasmissione; ancora, in data 24.02.2010, il comune riformulava richiesta di parere ai fini dell’autorizzazione sanitaria per i locali mensa e per i locali da adibire stavolta solamente a centro polifunzionale per minori, senza allegare documentazione alcuna, il 03.03.2010 si dava riscontro alla richiesta precisando ancora una volta che la dichiarazione inizio attivita’ per i locali da adibire  a mensa doveva essere inviata al Dipartimento di Prevenzione con sede in  Nocera Inferiore, e che, per esprimere il parere igienico sanitario per i locali da adibire alle altre attività del centro, necessitava allegare la documentazione e le  planimetrie previste al fine di individuare i locali da destinare alle varie attività nonché di calcolare i mq per poter stabilire il numero massimo dei minori occupanti la struttura. Concludendo, dalle date della corrispondenza intercorsa e dalle note informative fornite dal nostro servizio in esse esplicitate, si può chiaramente evincere che nessun ritardo e/o intralcio burocratico è stato esercitato dal servizio diretto dal Dr. Bello , mentre nel contempo è palese l’ostinata volontà,  da parte del Comune, di non istruire correttamente le richieste, oltretutto non individuando i vari servizi della ASL preposti a tali fini.