Salerno: Lombardo “Riscattare l’Italia dalla doppia velocità”

rol

“Un Sud troppo mortificato, dai processi Nordisti, che ancora non riscattano un Meridione con grosse vocazioni in ogni campo”. Il Governatore siculo Raffaele Lombardo, leader del Mpa, senza mezzi termini ha riscaldato la platea accorsa presso il Polo Nautico, alla presentazione dei candidati Mpa nella lista regionale del presidente Stefano Caldoro. “Un Movimento contrastato il nostro- ha aggiunto – in quanto antitetico a quelli tradizionali. A noi preme la coerenza verso gli elettori, nel tentativo di riscattare origini gloriose costate care nell’annessione unitaria. In occasione dei 150 anni da tale evento, il presidente Napolitano sarà a Calatafimi a ricordo dell’impresa garibaldina. Purtroppo, al di là delle camicie rosse, ancora due Italia, con due velocità: al Nord, una Lega che pretende sempre di più ed al Sud noi che ci organizziamo in un movimento che vuol esser una spina nel fianco anche per le saccenti pretese bossiane, quali la firma dei decreti fiscali, che ci tarperebbe ogni garanzia. Chi ci garantisce che con tale atto non si accentuerebbe il divario? Oggi i partiti nazionali, influenzati da grossi interessi nazionali e noi massacrati sui vari fronti. Occorre organizzarci e ribellarci ad uno stato di cose che non ci soddisfa. Stiamo tentando di far sentire la nostra voce con l’Mpa. A livello regionale, plaudo al coraggio dei nostri candidati campani: Stefania Cola, Renato Iosca, Flavio Meola e Mauro Scarlato che hanno acccettato la sfida verso Palazzo Santa Lucia. A loro il compito di tenere alto il valore dell’autonomia, che non in vendita, grossa risorsa per il Paese.” “Le ragioni di una scelta, tante- ha dichiarato Mauro Scarlato-. Rtorno in politica, dopo anni d’impegno anche nell’amministrazione comunale salernitana retta da Mario De Biase, che mi volle tecnico della sua Giunta, con delega al Turismo e Commercio. La mia convinzione di servire il territorio, m’ha fatto rispondere generosamente all’appello del sen. Riccardo Villari. Oggi urge rivisitare il tutto, giacchè stiamo assistendo ad un momento di grosso caos in tale settore. Le stesse liste bloccate, escluse, depongono a sfavore della democrazia, che va tutelata garantendo diritto libero di voto anche ad un milione di cittadini. I tanti inquisiti? Beh, essendo un garantista, credo che non si debba sollevare l’indice prima che la Giustizia abbia compiuto fino in fondo il suo corso. Mi spaventa quando funziona ad orologeria!”