Mercato San Severino: Romano alla conferenza Stato-Città-Autonomie locali

Il Sindaco della Città di Mercato S.Severino, Giovanni Romano, ha partecipato, nella giornata di giovedì 4 marzo, alla Conferenza Stato-Città-Autonomie Locali.  La Conferenza Stato-città ed autonomie locali è un organo collegiale con funzioni consultive e decisionali, sede istituzionale permanente di confronto e raccordo tra lo Stato e gli Enti Locali. Istituita con DPCM 2 luglio 1996, la Conferenza, unitamente alla Conferenza unificata, è disciplinata dal D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281. La Conferenza Stato-città ed autonomie locali è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro dell’Interno o dal Ministro per gli affari regionali nelle materie di rispettiva competenza. Ne fanno parte, altresì, i Ministri dell’economia e delle finanze, dello sviluppo economico, delle infrastrutture, dei trasporti, della salute, i presidenti di ANCI, UPI, UNCEM nonché, su designazione delle rispettive associazioni, sei presidenti di provincia e quattordici sindaci, di cui cinque sindaci di città che siano aree metropolitane. Dunque, Romano ha lavorato al fianco di Sindaci di grandi Città italiane, come Marta Vincenti, Sindaco di Genova, Alessandro Cosimi, Sindaco di Livorno, Emilio Floris, Sindaco di Cagliari. Nuove funzioni sono attribuite alla Conferenza dalla legge 5 giugno 2003, n. 131 di adeguamento dell’ordinamento alla riforma del Titolo V della Costituzione e dalla legge 4 febbraio 2005, n. 11 in materia di partecipazione degli enti locali al processo normativo comunitario. Per l’attuazione, a livello territoriale, delle misure di coordinamento definite a livello generale tra lo Stato e gli enti locali, il DPR 3 aprile 2006, n. 180, di attuazione dell’art. 11 del D.lgs 300/1999 prevede che la Conferenza si avvalga delle riformate prefetture-uffici territoriali del Governo. Dopo l’approvazione del verbale della seduta del 17 dicembre 2009, la Conferenza ha discusso del D.M. del Ministro dell’Interno, relativo alla determinazione, per il triennio 2009-2011, dei tempi e delle modalità per la presentazione ed il controllo della certificazione, di cui all’articolo 243, comma 2 del Decreto Legislativo 267/2000 (T.U.E.L.). L’art.242 del Dlgs. 267/2000 definisce gli Enti locali in condizioni strutturalmente deficitarie se presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio. Le condizioni  sono rilevabili attraverso un’apposita tabella, allegata al certificato sul rendiconto della gestione, contenente i parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari. “Il T.U.E.L. – spiega il Sindaco Romano – stabilisce che, gli Enti locali deficitari strutturalmente e, in via provvisoria, gli Enti Locali che non presentano il certificato del rendiconto, sino all’avvenuta presentazione della stessa, e gli Enti Locali per i quali non sia intervenuta nei termini di legge la deliberazione del rendiconto della gestione, sino all’adempimento, sono soggetti ai controlli centrali in materia di copertura del costo di alcuni servizi. Sono tenuti alla presentazione della certificazione  e sono tenuti a rispettare, per i servizi a domanda individuale per il medesimo periodo, il livello minimo di copertura dei costi di gestione, gli Enti Locali che hanno deliberato lo stato di dissesto finanziario”. Il terzo punto all’ordine del giorno, ha visto la discussione del D.M. del Ministero dell’economia e delle finanze concernente la certificazione del rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2009. “Gli Enti sottoposti al patto di stabilità interno – illustra Romano – devono trasmettere, entro il termine del 31 marzo, una certificazione sottoscritta dal rappresentante legale e dal responsabile del servizio finanziario ai fini della verifica, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del patto di stabilità interno. La mancata trasmissione della certificazione entro tale termine, costituisce inadempimento del Patto di stabilità interno. Nel caso in cui la certificazione, sebbene trasmessa in ritardo, attesti il rispetto del patto, non si applicano le sanzioni previste, ma si applica, fino alla data di invio della certificazione, il divieto agli Enti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titoli. E’ fatto altresì divieto agli Enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della legge”. La Conferenza ha, inoltre, discusso delle problematiche in merito all’attuazione della normativa sul decentramento catastale ai Comuni. “Negli anni – aggiunge Romano – i Comuni hanno atteso di poter gestire le funzioni catastali. Ad oggi, tale funzione è ancora bloccata. Al fine di giungere a questo risultato, è necessaria una revisione del DPCM del 14 giugno 2007, oggetto di impugnazione, ed un piano per la ripartizione delle risorse finanziarie necessarie alla gestione delle funzioni dei Comuni. L’ANCI chiede, pertanto, l’istituzione di un tavolo operativo presso la Conferenza, con il compito di definire, congiuntamente, una soluzione ad una questione che si trascina da troppo tempo”. In conclusione, la Conferenza ha discusso della designazione di tre rappresentanti per la Consulta territoriale dell’Ente Teatrale Italiano e di tre rappresentanti degli Enti Locali in seno alla Consulta territoriale per le attività cinematografiche.