Carta stampata: il web la risposta alla crisi

Ivan Re

Il punto di partenza è la crisi del settore che ormai da anni si trascina. Una situazione che proprio nel 2008 si è andata aggravando complice anche gli effetti devastanti della crisi finanziaria che hanno colpito in particolare il settore pubblicitario. Molte le aziende entrate in difficoltà soprattutto quelle del comparto assicurativo che rappresentano la fonte primaria di sostegno per le entrate pubblicitarie. Sulla base dei dati forniti dalla Fieg la contrazione sarebbe del 6 % a cui si aggiunge la flessione delle vendite pari al 2%. In totale la crisi per il 2008 dei ricavi operativi della carta stampata è arrivata a toccare il -4,3%, mentre per gli anni a venire la previsione è di fare peggio. Ma c’è dell’altro visto che andando in fondo anche il margine operativo lordo aggregato ha subito una riduzione consistente pari al 61 % e cioè intorno al 3% del fatturato editoriale, il che in breve incrina la capacità operativa complessiva delle imprese editrici. Dati negativi che si riflettono anche nella stampa periodica che come quella quotidiana sta vivendo momenti di difficoltà. In questo caso le stime della Fieg parlano di una contrazione dei ricavi editoriali in misura quasi uguale agli introiti pubblicitari (-5%) e quelli derivanti dalle vendite delle copie (-4,4%). Una flessione che come spiegano dalla Federazione si deve anche alla crisi degli allegati come dvd, cd e libri, che ormai da anni accompagnano nelle edicole le uscite dei periodici e che adesso dimostrano di non riuscire più a tirare il mercato. Una vera e propria controtendenza se si pensa che soltanto qualche anno fa lo strumento dell’uscita in accoppiata era considerata come la soluzione alla crisi di vendite. Adesso, invece, sembra che questa inizi a dimostrare tutti i suoi limiti imponendo a sua volta di rivedere le strategie di marketing. Un quadro, quindi, abbastanza negativo quello tratteggiato dalla Fieg che inoltre,non cambierà fino al 2011, quando solo allora l’andamento del mercato editoriale dovrebbe iniziare a far vedere cenni di ripresa. Nel frattempo però si intravedono spazi e prospettive di recupero, come se fosse una speranza ed una risorsa per sfuggire da un mercato alquanto in debito, nel settore dell’online. Sembra, infatti, che proprio il web possa rappresentare la risposta alla crisi dei media ed in particolare della carta stampata. Il tutto legato ai dati forniti da Audiweb e che la stessa Fieg ha rilanciato evidenziando come tra i siti di notizie e di informazioni, quelli gestiti dagli editori di quotidiani siano in testa alla classifica dei più visitati. Nel complesso, secondo i dati Audiweb di novembre 2008, i siti oggetto di rilevazione gestiti dai quotidiani hanno totalizzato, in un giorno medio, 3,6 milioni di contatti e quasi 36 milioni di pagine viste. Dati naturalmente incoraggianti e che fanno ben sperare al punto che più di qualche esperto ha azzardato l’ipotesi che l’editoria online sarà la naturale evoluzione di quella tradizionale. In effetti a parte le dichiarazioni entusiastiche e le forti speranze il mercato dell’online continua a rimanere un mercato di nicchia e comunque riferito ad una tipologia di soggetti ben definita come laureati e giovani. In pratica un mercato ancora tutto da scoprire e soprattutto da sviluppare se poi si considera anche il cronico problema italiano del digitale che penalizza il Sud ed i piccoli comuni rispetto al resto d’Italia. Tutti aspetti che quindi devono portare a riflettere ed a valutare bene l’effettivo potenziale di questo mercato. Ciononostante è evidente una sempre maggiore esposizione da parte dei siti di quotidiani e giornali verso il web. Restyling e grafiche più accattivanti si alternano tra i vari siti con una presenza massiccia di spazi per la multimedialità, come foto e video, oppure per l’interattività da facebook ai blog. E’ il caso di siti come quello del Corriere della Sera o di Repubblica, oppure ancora de La Stampa che proprio qualche mese fa ha anche rinnovato il suo portale per il mobile e cioè per palmari e cellulari. E rilevanti sono stati anche gli investimenti de La Gazzetta dello Sport ed in ultimo de Il Corriere dello Sport il quale ultimamente ha modificato profondamente il suo sito prevedendo una sezione tv con un’ampia galleria di video e filmati. Ed in questa analisi non si può non citare Italia News il portale nel quale sono confluite testate come Il Tempo, Il Sole 24Ore ed il Resto del Carlino e che offre un panorama amplissimo di notizie ed informazioni. Tutti movimenti e scelte aziendali che al di là dei dati dimostrano come sia alto l’interesse dei quotidiani e giornali per il web e quanto sia forte la volontà di investire. Che questa possa essere la chiave per combattere e superare la crisi di vendite di questi anni è tutta da verificare, ma sta certamente il fatto che la concorrenza dell’informazione online si è fatta sempre più serrata.