Quale Politica?

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Parte la campagna elettorale, sul filo del consenso territoriale. Sulla riconquista del voto di fiducia. E dell’assenso, al di là dell’ideologia, del simbolo, del partito. La crisi politica attuale, sembra infatti voltare le spalle a quelli che un tempo erano i cardini ben precisi degli schieramenti. Le dritte, per sapere se si era di destra o di sinistra. Se ci si muoveva all’insegna di uno scudo crociato, che ergeva a vessillo di tanti misfatti, un cattolicesimo ciarlato a vanvera e poco praticato nei fatti o una falce e martello, in segno d’una lotta proletaria, per la riscossa. Il moderatismo liberale e l’acceso stalinismo. Il cattolicesimo e l’ateismo. Oggi, una frittata: a sinistra, una rivisitazione di personaggi che non temono di professare il proprio credo religioso, strumentale al consenso e dall’altra dissidenti dell’ultim’ora che, pur di far bisboccia, nell’arena degl’imprecisi, saltano da un carro all’altro, perdendo ogni fisionomia. Fortunatamente la lanterna di Diogene rischiara ancora delle eccezioni! Anche se c’è chi attraversa tanti partiti…prima di trovare la propria poltrona! E chi ancora s’affanna a cogliere l’opportunità del momento…per potersi accomodare. A quali elettori andare a chiedere il consenso, dopo tali manfrine, tutt’altra storia! Quali bugie inventarsi, dopo che si è speso tempo dalla parte opposta, tutto un flop. Il guaio è che ancora si crede all’imbonitore di fortuna: a colui che riesce a raccontarle meglio certe fandonie. A raccattare proseliti, tronfi nel sorreggergli il codazzo delle campagne elettorali. Da destra a sinistra, talvolta passando per il centro! E poi si parla di Prima Repubblica! Di quelli che riuscivano a sottacere sul delitto Moro, parlando di Brigatisti canaglia, solo per lavarsi la coscienza! Certe verità , la storia politica del Paese dovrebbe urlarle proprio in campagna elettorale. Fare i nomi di quanti si sentono “puliti” e parlano di “coerenza” …davvero sulla punta dell’indice! Fortunatamente c’è chi non si muove dalla sua posizione politica: costi quel che costi! Senza gli accesismi di Destra o di Sinistra, l’agguerrita tenzone di Ferrero, spina nel fianco del centro-sinistra o di Storace, tuonante contro un politica “imperante” senza giustizia. Senza per forza di cose scomodare il giustizialista Di Pietro.Eh sì perchè in fondo, dopo il polverone del caso Marrazzo, l’ex governatore laziale, malgrado ci siano stati due decessi, soldi a palate per la prostituzione, uso di droga e corruzione…se n’esce senza alcun capo d’accusa a suo riguardo, dopo il ritiro benedettino e le semplici dichiarazioni “di una sua debolezza!” Il saggio senechiano si chiuderebbe nella sua torre eburnea per riflettere: sarebbe davvero il caso, per chi ancora crede che certi personaggi, votati, possano dar seguito al loro parlare, servire il Paese!