Cava de’Tirreni: denuncia di Galdi per locandine pirata

Il candidato sindaco del centrodestra cavese, Marco Galdi, ha sporto denuncia-querela contro chi, da ieri sera, ha imbrattato le cantonate della città di Cava de’ Tirreni con locandine anonime nelle quali si riporta una sua intervista risalente a due anni fa in cui esprimeva, un giudizio, all’epoca, non negativo sulla precedente Amministrazione. “Devo, purtroppo, stigmatizzare la strumentalizzazione che si sta facendo di un’intervista risalente alla fine del 2008, in cui- denuncia il candidato sindaco Marco Galdi- in un clima di distensione bipartisan, anticipata tra l’altro da un’apertura dell’on. Edmondo Cirielli, esprimevo in quel preciso momento un giudizio non negativo sulla politica culturale e su altri aspetti della passata Amministrazione. Ma già in quello stesso articolo si evince che, in modo garbato, evidenziavo la criticità principale del progetto Gravagnuolo: “Il Millennio della Badia dura un anno. E poi?”. In ogni caso, l’intervista concludeva: “In tutta onestà, spero di non sbagliarmi”. Oggi, a distanza di due anni, con la stessa onestà, debbo dire di essermi sbagliato. All’epoca apprezzavo la scelta di contrarre “in modo oculato” mutui: oggi, che il Comune è indebitato fino all’osso, non posso dire altrettanto. All’epoca apprezzavo le decisioni sull’ex Velodromo: oggi, che è completamente abbandonato, non posso dire altrettanto. All’epoca apprezzavo la volontà di ripensare i vincoli eccessivi scaturenti dal PUT: oggi, che la proposta di PUC di Gravagnuolo è pedissequamente asservita al Put, non posso dire altrettanto. Certo, rimane l’amarezza che una valutazione politica costruttiva sia stata strumentalizzata in tal modo da chi, ormai a corto di argomenti, si appiglia a tutto”.