Regionali: Gambino condannato anche in appello – candidatura a rischio ?

Aldo Bianchini
Nulla hanno potuto gli avvocati Franco Coppi e Michele Tedesco contro una Corte di Appello decisa più che mai a confermare la condanna di primo grado emessa in sede di rito abbreviato dal GUP del tribunale di Nocera Inferiore in danno di Alberico Gambino (il sindaco più votato d’Italia), candidato alla regione in pectore del PdL e soprattutto di Edmondo Cirielli. La vicenda Gambino è complessa e va letta da diverse angolazioni. Vale, quindi, la pena di riassumerla brevemente. L’allora sindaco di Pagani Alberico Gambino fu sottoposto a varie indagini giudiziarie (sulla scorta di esposti anonimi) dal pm della Procura del Tribunale di Nocera Inferiore dr. Roberto Lenza che alla fine delle sue indagini formulò e contestò, essenzialmente, due capi d’accusa a carico dell’indagato: peculato e concussone. Il peculato perchè Gambino aveva utilizzato in maniera impropria la carta di credito del Comune per una spesa complessva aggirantesi intorno ai 21mila euro (viaggi, pernottamenti, pranzi, cene in ristoranti e osterie); la concussione perchè Gambino aveva indotto il responsabile di cantiere della Multiservice ad inviare un idraulico in casa di suoi parenti (Il suocero e il fratello di costui) a Salerno per una riparazione. Il pm Roberto Lenza per entrambi i procedimenti formalizzò le richiese al GIP in due anni e due mesi di reclusione per la concussione e in due anni per il peculato. La difesa dell’epoca (assicurata dall’avv. Francesco Fragolino) adottando una contromossa rischiosa richiese per entrambi i procedimenti il rito abbreviato dinnanzi, guarda caso, allo stesso GUP Gabriella Passaro che il 13 luglio 2009 emana due distinte sentenze.  Per il peculato condanna l’imputato ad un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa. Per la concussione assolve l’imputato. La prima sentenza viene appellata dall’imputato, la seconda viene appellata dalla Procura. Nell’attesa dei processi di appello Alberico Gambino cambia il difensore e si affida alle cure dei prestigiosi avvocati Franco Coppi (storico difensore di Andreotti) e Michele Tedesco. Il primo appello (quello relativo al condanna di Gambino) viene celebrato, dinnanzi alla Corte di Appello di Salerno, il 26 febbraio 2010. L’esito è nefasto per Gambino: conferma della condanna con riduzione della pena di soli 20 giorni, vale a dire che Gambino vede la sua condanna confermata per un anno, cinque mesi e dieci giorni di reclusione. Per quanto riguarda il secondo appello (quello relativo alla assoluzione in primo grado di Gambino) sarà celebrato fra qualche mese sempre dinnanzi alla Corte di Appello di Salerno. C’è, però, all’orizzonte un’altra vicenda giudiziaria che potrebbe toccare solo indirettamente l’ex sindaco di Pagani. Il pm Lenza, dopo ulteriori indagini, ha richiesto ed ottenuto dal Gup Passaro il rinvio a giudizio di Gerardo Metallo, Lorenzo Elettore e Fabio Petrelli (componenti il cda della Multiservice di Pagani) per abuso d’ufficio avendo attribuito a una società esterna alla Multiservice la manutenzione e l’installazione dei contatori dell’acqua, contravvenendo alle disposizioni comunali che vietavano il subappalto; processo questo non ancora iniziato. All’esito della sentenza d’appello di parziale conferma della condanna di primo grado Alberico Gambino vede allontanarsi decisamente, se non proprio sfumare, la sua candidatura alle prossime elezioni regionali. Non solo, dovrà anche dimettersi dalla carica di sindaco dalla quale era ancora sospeso e potrebbe rischiare seriamente di dover lasciare (per una questione di immagine) la sua delega provinciale al turismo conferitagli dal presidente Cirielli all’indomani della sospensione da sindaco decretata dal Prefetto di Salerno subito dopo la condanna di primo grado. Uno spiraglio, però, potrebbe essere trovato dalla politica nel fatto che la Corte d’Apello, anche se di poco, ha comunque ridotto la condanna di secondo grado rispetto alla precedente. Sulla base di questo cavillo potrebbe, quindi, riaprirsi per Gambino la via della candidatura. Anche perchè non si può aspettare il tempo necessario per la pubblicazione delle motivazoni della sentenza d’appello in quanto necessita decidere nelle prossime ore.

3 pensieri su “Regionali: Gambino condannato anche in appello – candidatura a rischio ?

  1. Ufficiale i vertici romani della PDL sanno che non si possono rinunciare a 70000 voti senza Gambino e Zara La Vittoria del centro Destra adesso è certa in Campania
    VOTIAMO Gambino

  2. dispiace leggere un articolo da cui traspare con malcelata evidenza la voglia di condannare a priori i giudici.é questo modo di presentare le cose che autorizza la gente, vedi l’enzo che mi precede,a dimenticare la probità delle persone a favore di una vittoria elettorale.

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