La Salernitana espugna Torino e riaccende il lumicino della speranza

    Maurizio Grillo

Colpaccio della Salernitana che torna a sorridere battendo a domicilio 3-2 i granata del Nord per la prima vittoria esterna stagionale. Una vittoria frutto di tanto impegno, dedizione, sacrificio e che è arrivata nonostante la doppia inferiorità numerica e due rigori concessi a nostro sfavore. La Salernitana è stata più forte delle avversità subite, disputando la partita perfetta ed approfittando della giornata no del Torino, che forse ha sottovalutato una squadra che nell’opinione pubblica viene ormai etichettata come la cenerentola del campionato, con la quale tutti possono vincere e che ha risentito dell’inusuale orario di disputa della partita. E’ stata la vittoria della caparbietà, di chi getta il cuore oltre l’ostacolo, di chi veramente sente il peso di indossare la maglia granata, giocando con il sangue agli occhi e con il coltello fra i denti dal 1′ al 90′ ed oltre e questi tre punti sono la dimostrazione che questa classifica è fin troppo bugiarda perché, giocando come oggi, nessun avversario è imbattibile. La partita di oggi è il chiaro esempio di come si possa fare risultato pieno anche contro avversari sulla carta più forti e che schierano in campo giocatori di spessore. Il protagonista assoluto del match è stato, senza ombra di dubbio, Federico Dionisi che è riuscito a mettere a segno una doppietta, caricandosi sulle spalle tutto il peso dell’attacco. Da elogiare le prove di Kyriazis, che ha trovato il gol del momentaneo 1-2, di Merino e di Cozza, i due catalizzatori del gioco granata. E’ difficile trovare calciatori che abbiano giocato al di sotto della sufficienza, ma andrebbe fatta una tiratina d’orecchie a Bastrini e Montervino che, con le loro espulsioni, potevano compromettere negativamente la partita della Salernitana. Ora, non è che questi tre punti debbano essere considerati il rimedio a tutti i mali che affliggono la Salernitana, ma, senz’altro, la vittoria di oggi può essere la base di una rimonta che potrà essere alimentata già a partire dal prossimo scontro diretto con il Piacenza. A fine gara il ds Salerno si è mostrato molto soddisfatto: “Abbiamo dimostrato ancora una volta che possiamo giocarcela con tutte. Nelle ultime tre gare ci hanno condannato gli episodi, è chiaro che prima o poi la fortuna girerà anche dalla nostra parte. Oggi abbiamo giocato contro il Torino e contro l’arbitro, che ci ha dato contro due rigori molto dubbi e due espulsioni”. La squadra ora gioca un buon calcio: “Abbiamo trovato un assetto tattico coi tre centrocampisti davanti ai quattro difensori. Prima in tanti giocavano fuori ruolo e abbiamo patito lunghi infortuni di giocatori importanti, poi c’è stata la squalifica di Kyriazis. Dovevamo solo cercare di limitare i danni fino a Natale in attesa di recuperare uomini e condizione, invece alcuni episodi sfavorevoli ci hanno condannato oltremisura”. Come fa una squadra come questa ad essere l’ultima della classe? “Quando sono venuto a Salerno avevamo raccolto 2 punti in 11 gare, poi in 15 partite ben 16 punti, che non sono tanti ma costituiscono una media che consentirebbe di sperare nella salvezza. Lo staff tecnico sta lavorando bene, abbiamo anche recuperato sotto il profilo atletico”. Lei sostiene di credere nella salvezza, dice la verità? Qualcuno può pensare che vuole prendere in giro i tifosi: “I tifosi se la prenderebbero di più se dicessi che non credo nella permanenza in B. Noi abbiamo l’obbligo di crederci fino in fondo, anche per rispetto a loro”.