Cronache elettorali: aspettando Godot

VIII settimana: Quando sarà finita la tornata elettorale e conseguentemente  il tormentone delle richieste di voto da parte dell’esercito dei candidati e delle conseguenti promesse degli elettori, spesso, per necessità di vita, non sempre sincere, passati gli entusiasmi, spente, in parte, le passionalità del momento elettorale, risorgeranno nell’aria le vecchie problematiche della ripartizione degli incarichi politici. Chi saranno gli assessori? Chi saranno i fortunati presidenti delle varie commissioni? Prassi normale, ma non dimentichiamo: i cittadini, il programma e, soprattutto, le realizzazioni. Quasi sempre, le analisi a posteriori sono imbastite nel rimpianto delle occasioni perdute e tale diviene, poi, la posizione di molte persone, di attesa: aspettando Godot. C’è bisogno, invece, ora di momenti di riflessione, d’incontri e confronti, di un vigore e di un fervore, di attività creatrice.Anche se si cerca di limitare la tenzone politica agli interpreti principali, di personalizzarla, nessuno può sottrarsi a questi democratici momenti di crescita politica e sociale affinché sia primo l’uomo ad emergere con i suoi sogni e la volontà di lottare, soltanto, per migliorare la vita di quanti vivono su questo territorio che fa parte di un piccolo/grande punto nell’universo. Bisogna ritornare alla formazione dell’uomo e le ideologie non siano certezze o convinzioni ipocrite, non meditate.

Giulio Caso