Cava de' Tirreni: Santa Lucia, la frazione dimenticata

Mario Pannullo, candidato al consiglio comunale di Cava de’Tirreni, così ha iniziato a raccontare della situazione e del conseguente malcontento della popolazione luciana.A questa frazione negli anni sono stati strappati i migliori terreni agricoli. Terreni espropriati per lasciare spazio alla zona industriale, realizzata senza attenersi ad adeguati criteri ambientali e, soprattutto – continua Pannullo – senza tener conto dell’invivibilità in cui sono caduti i luciani. Una zona industriale dove ci sono tanti contenitori vuoti che forse non daranno mai lavoro ai giovani di Santa Lucia, in alcuni casi, dunque, si è trattato molto probabilmente solo di una manovra speculativa, senza mai dimenticare del bel ‘regalo’ dell’inceneritore e del canile. Un mix letale per l’aria che gli abitanti di Santa Lucia sono costretti a respirare”.Parole forti quelle di Pannullo che, da luciano doc, sente il bisogno di portare alla luce ciò che a santa Lucia ancora non va.Questa frazione manca di un luogo di aggregazione importante, è stata trascurata negli anni senza che venisse realizzata una politica adeguata per farla crescere. Mancano spazi adatti all’incontro, manca una villa comunale degna di questo nome, o meglio, degna di una popolazione di cinquemila abitanti. In più di un’occasione – continua Pannullo – ho cercato di dare voce alle richieste dei luciani, chiedendo di far realizzare alle spalle della chiesa di Santa Lucia, dove c’erano circa quattordicimila metri di terreno, proprio una villa comunale e, invece, i politici di turno hanno ben pensato di costruirvi le palazzine popolari che indubbiamente andavano realizzate, ma che, a mio avviso, potevano essere delocalizzate in altre zone della frazione stessa. Una scelta scellerata, dunque, anche perché non si è tenuto conto della impossibilità di trovare parcheggio per le sessantotto famiglie che abiteranno tali alloggi che, per di più, sono un vero e proprio scempio, una bruttura che si mostra dinnanzi agli occhi dei luciani”.Pannullo, dunque, parla di una politica attiva, attenta al territorio e soprattutto rivolta alla vita quotidiana: “I signori politici del passato devono farci capire i giovani, le mamme e gli anziani luciani dove devono andare, dove devono incontrarsi con gli amici per fare una passeggiata o una chiacchierata. Santa Lucia sembra una città deserta, e questo danno – sottolinea Pannullo – in parte è irrimediabile ma qualcosa si deve pur fare. Siamo ormai stufi di inutili e falsi tagli del nastro, di inaugurazioni ridicole, basti ricordare quella della mattonella o della riparazione di una giostrina. Tutto ciò non ha fatto nient’altro che lasciare l’amaro in bocca ai luciani che vogliono ricordare alla vecchia amministrazione che non portano l’anello al naso”.