Baronissi: Gioventù Libera, forum sulle foibe

Nella giornata del ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati l’associazione Gioventù Libera al fine di sensibilizzare il mondo giovanile a questa ricorrenza ha organizzato la proiezione di un filmato dagli stessi ragazzi dell’associazione tramite ricerche sul web  seguito da un forum-dibattito presso la sede dell’associazione sita in via Amendola, 24.Il 10 febbraio è stata la prima celebrazione della “Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati”. Finalmente dopo troppi decenni di oblio il Parlamento italiano ha approvato la legge d’istituzione della “Giornata del ricordo”, restituendo così dignità alla memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale. Alla fine della Seconda guerra mondiale, mentre tutta l’Italia, grazie all’esercito Anglo-Americano, veniva liberata dall’occupazione nazista, a Trieste e nell’Istria (sino ad allora territorio italiano) si è vissuto l’inizio di una tragedia: la “liberazione” avvenne ad opera dell’esercito comunista jugoslavo agli ordini del maresciallo Tito 350.000 italiani abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero scappare ed abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti incalzati dalle bande armate jugoslave. Decine di migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento titini. La loro colpa era di essere italiani e di non voler cadere sotto un regime comunista. Trieste, dopo aver subito più di un mese di occupazione jugoslava, ancora oggi ricordati come “i quaranta giorni del terrore”, visse per 9 anni sotto il controllo di un Governo Militare Alleato (americano ed inglese), in attesa che le diplomazie decidessero la sua sorte. Solo nell’ottobre del 1954 l’Italia prese il pieno controllo di Trieste, lasciando l’Istria all’amministrazione jugoslava. E solo nel 1975, con il Trattato di Osimo, l’Italia rinunciò definitivamente, e senza alcuna contropartita, ad ogni pretesa su parte dell’Istria, terra italiana sin da quando era provincia dell’Impero romano. La Repubblica Italiana ha celebrato ufficialmente questa ricorrenza, e questa è essere l’occasione per dimostrare che la storia non può e non deve essere strumento di lotta politica, ma parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo, senza amnesie né colpevoli dimenticanze. L’Associazione “Gioventù libera” non vuole dimenticare e ha organizzato un dibattito, accompagnato dalla visione di alcuni filmati all’interno della sede in Via Amendola 24, il 10 febbraio ore 20.30, per riflettere su quello che purtroppo è accaduto ai nostri connazionali,a tal proposito. Il presidente di  Gioventù libera Tony Siniscalco dichiara:”Il Giorno del ricordo è, come sappiamo, un’occasione solenne per conservare e rinnovare la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia di migliaia di italiani durante il dopoguerra L’istituzione di questa giornata, voluta dal parlamento, è il riconoscimento delle drammatiche vicende della persecuzione, dell’esodo massiccio degli italiani dalle terre in cui erano radicati e dell’orrore delle foibe. Ancora una volta si tratta di un’occasione per riflettere tutti su una pagina buia della nostra storia e sull’orrore di cui è capace l’uomo. Al contempo, in questa giornata di ricordo e di commemorazione delle vittime di quella tragedia, emerge con forza l’importanza del dialogo e dell’incontro tra culture diverse nel rispetto reciproco della propria identità. Alle giovani generazioni deve arrivare, quindi, un messaggio di speranza e un invito a far crescere il nostro Paese e l’Europa nel rispetto della vita umana, del valore della pace e dei principi di democrazia.”

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