Battipaglia: Cisl, taglio del 25% sulla spesa per lavori pulizia scuole

  Gli addetti alle pulizie degli istituti scolastici di Battipaglia rischiano il licenziamento. A denunciare la vicenda che riguarda gli Lsu ‘storici’ è il segretario della Fisascat Cisl Salerno, Giuseppe Landolfi. Secondo il sindacato di via Zara, i circa 150 lavoratori della Piana del Sele subiranno una decurtazione del 25%, che di fatto riduce la spesa stanziata per i lavori di pulizia presso i plessi scolastici battipagliesi. Un taglio non fondato su reali esigenze ma esclusivamente su ragioni di riduzione indiscriminata della spesa pubblica. Un caso che potrebbe diventare ancora più drammatico, visto che il settore è sprovvisto di ammortizzatori sociali, fatto salve le misure varate dal Governo (la cosiddetta ‘cassa in deroga’) che comunque sono limitate nel tempo e non sono sufficienti a far fronte a tale situazione, considerando anche la grave crisi occupazionale che già attraversa la Piana del Sele. Una procedura inarrestabile, che ha portato le aziende interessate ad avviare le procedure di licenziamento collettivo secondo i termini stabiliti dalla legge 223 del 1991. Landolfi, congiuntamente ai colleghi della Filcams Cgil, ha già provveduto ad attivare le iniziative del caso per evitare il peggio. “E’ una querelle vergognosa e i sindacati non possono e non devono esimersi da questa battaglia”, afferma Landolfi. “La scorsa settimana è stato effettuato uno sciopero con presidio presso la sede regionale del ministero dell’Istruzione. Ma siamo pronti anche ad andare a Roma per parlare con le persone competenti. Con le nostre iniziative vogliamo, di concerto con le segreterie di categoria nazionali, raggiungere l’obiettivo di far ritirare la nota del Miur per sancire l’importanza di mantenere in tutte le scuole del territorio salernitano un servizio di pulizia adeguato a garantire l’igiene, la salute e la sicurezza degli allievi e di tutto il personale che opera nelle scuole. Per questo il ministero deve fare un passo indietro e assicurare un servizio indispensabile alle realtà scolastiche provinciali”. Una brutta vicenda, su cui la Fisascat salernitana è decisa ad andare fino in fondo: “Il 23 e il 24 febbraio ci mobiliteremo in massa per un sit-in pacifico sotto la sede regionale del Miur per rivendicare i diritti e la dignità negata. Inoltre, il 24 febbraio, una delegazione di lavoratori chiederà un incontro al Prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, per spiegare le gravi motivazioni della protesta auspicando un autorevole intervento al fine di sensibilizzare tutte le istituzioni su questa triste situazione”.