Regione: cons. Valiante "No al nucleare nella Piana del Sele"

No alla centrale nucleare nella Piana del Sele. A ribadirlo è il consigliere regionale Gianfranco Valiante. “L’ultima legge finanziaria regionale pone il divieto di realizzare impianti nucleari sul territorio campano – ricorda Valiante – la possibilità di costruire un impianto nella Piana del Sele, poi, è assolutamente da non prendere in considerazione. Parliamo di un territorio che è polmone verde della provincia di Salerno, che fa della zootecnia e dell’agricoltura il traino dell’economia locale. La zona è incompatibile sotto tutti i punti di vista con l’allocazione di una centrale nucleare, sarebbe una ferita non risarcibile rispetto alla storia, alla tradizione, all’identità e all’ipotesi di sviluppo. Il territorio ne verrebbe fuori mortificato e troverebbe difficoltà in futuro a conquistarsi fette di mercato nel settore turistico. E’ necessario salvaguardare la Piana del Sele da questo grandissimo rischio che preoccupa tutti i cittadini”. Per Gianfranco Valiante “è necessario soluzioni alternative attraverso un confronto sereno e condiviso, investendo sulle energie rinnovabili nel rispetto delle vocazioni territoriali”.

4 pensieri su “Regione: cons. Valiante "No al nucleare nella Piana del Sele"

  1. Già il trasporto di scorie nucleari nel nostro territorio, con viabilità inadatte,farebbe insorgere la questione “sicurezza”.
    Treni o navi con carichi radioattivi allontanerebbero definitivamente il turismo. E poi motivi tecnici “successivi” imporrebbero che i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi. Dove trovare in Campania tali siti?
    Dobbiamo attendere il quarto livello di sicurezza per riparlare di centrali atomiche, nel frattempo è lecito studiare alternative energetiche.

  2. Anche se gli impianti nucleari delle ultime generazioni si dice che siano più sicure e meno inquinante dalle precedenti istallazioni nel mondo, a me pare che nella provincia di Salerno si stia giocando troppo al “Ti foco e ti liscio” (vecchio giochi dei bambini di un tempo passato).
    La nostra provincia, soprattutto quella litoranea è , soprattutto queella che riguarda la foce del sele , è stata già da anni appropriata dall’esercito per svolgere le funzioni di tiro col fucile. Già allora ebbi un grande dispiacere perchè, conoscendo qualla bellissima spiaggia, attorniata dalla bellezza stessa della foce del fiume, era di per sè, una visione da sogno: sabbia bianchissima e con una spiaggia spaziosissima e per niente inquinata. Ricordo quando , a fine anni sessanta, andai a fare un picnic nella pineta accanto alla foce,riuscii a catturare una miriadi di pesciolini che depositai in una grossa vasca per farli vivere a lungo. In parte ci riuscii, poi dovetti liberarmene per motivo di spazio. Li rigettai nel proprio abitat.
    Ma le autorità competenti, sempre se amano la nostra provincia, devono redersi conto che il nostro benessere, e la nostra bellezza naturale ci viene distribuita proprio dalle stupende coste marine che sono, si può ben dire, uniche nel mondo. Chi intende deturparle e distruggerle con inpianti nucleari dimostra di non amare le nostre universali bellezze , ma vuole solamente distruggere la nostra salute ed economia. Non sono per niente d’accordo di avere impianti nucleari sulla riva del mare.L’Italia è circondata da monti e colline, Perchè non vanno a cercare opportuni siti in quei paragi? No! Gli impianti nucleari non stanno bene da noi!

  3. Anche se gli impianti nucleari delle ultime generazioni siano più sicure e meno inquinanti delle precedenti istallazioni nel mondo, a me pare che nella provincia di Salerno si stia giocando troppo al “Ti foco e ti liscio” (vecchio gioco dei bambini di un tempo passato).
    La nostra provincia, soprattutto quella che riguarda il litoraneo e, soprattutto quella che riguarda la foce del Sele , è stata già da anni appropriata dall’esercito italiano per svolgere le funzioni del tiro coi fucili. Già allora ebbi un grande dispiacere perchè conoscevo quella bellissima spiaggia, attorniata dalla bellezza stessa della foce del fiume, che era di per sè, una visione da sogno: sabbia bianchissima e con una spiaggia spaziosissima e per niente inquinata, Ricordo quando , a fine anni sessanta, andai a fare un picnic nella pineta , accanto alla foce,riuscii a catturare una miriadi di pesciolini che depositai in una grossa vasca per farli vivere a lungo. In parte ci riuscii, poi dovetti liberarmene per motivo di spazio. Li rigettai nel proprio abitat.
    Ma le autorità competenti, sempre se amano la nostra provincia, devono redersi conto che il nostro benessere, e la nostra bellezza naturale ci viene offerta proprio dalle stupendi coste marine che sono, si può ben dire, uniche nel mondo. Chi intende deturparle e distruggerle con inpianti nucleari dimostra di non amare le nostre universali bellezze , ma vuole solamente danneggiare la nostra salute ed economia. Non sono per niente d’accordo di avere impianti nucleari sulla riva del mare.L’Italia è circondata da monti e colline, Perchè non vanno a cercare opportuni siti in quei paragi? No! Gli impianti nucleari non stanno bene da noi!

  4. Quando il problema coinvolge una (o più) regioni con amministrazione fallimentare e clientelare, penso che la “ricetta” per risolvere il problema sia semplice: volete salvaguardare il turismo? Datevi da fare per trovare fonti di energia alternativa (decantate tanto il vostro sole e il vostro inquinatissimo mare). Molti nel resto dell’Italia sarebbero lieti di disconnettere dalla rete i vostri elettrodotti. Cosa dirà il “disoccupato organizzato” quando i suoi 3 kW saranno ridotti a 1 kW? (se va bene …). Diamo ad ogni regione con l’anima “verde” facoltà e potere di provvedere da sè ai propri fabbisogni energetici: specie se non vuole centrali nucleari. Sono certo che nel Lombardo Veneto la pensano molto diversamente. L’autodeterminazione diverrebbe espressione di libertà e non occasione di scontro. L’Italia è stata fatta, poi è stata spezzettata in regioni, ma gli Italiani sono ancora tutti da fare.

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