Salerno: Cisl per emergenza Casa

Scarsa attenzione al problema visto che in alcuni comuni della provincia non esiste neanche l’ Ufficio alla Casa e il relativo assessorato. La parola h poi passata al direttore dell’ Iacp Salerno, Antonio Schiavone: “Parlare ancora di Iacp come case popolari h inadeguato. Ormai l’iter  per l’ assegnazione delle case non vede piy protagonista lo Iacp. Le assegnazioni le fa il sindaco e noi possiamo garantire solo la qualità degli alloggi. Ormai sono 20 anni che non facciamo piy graduatorie e per questo abbiamo chiesto l’ abolizione delle commissioni provinciali “. Ben piy drastico il presidente dell’ Ance, Antonio Lombardi, che prima di entrare nel vivo del discorso presenta alcuni dati che definisce frutto di una inesistente programmazione. In Campania c’ ho bisogno di 350.000 alloggi, di cui 35.000 solo a Salerno. Nella città capoluogo ci sono 445.000 abitazioni e 360.000 di queste sono abitate, mentre 98.000 sono sfitte da proprietà e in tutta la regione sono 320.000. Infine, le case di propriet` si aggirano sulle 247.000 e 110.000, 15.000 solo dell’ Iacp, sono in affitto. Numeri allarmanti che ci inducono a chiedere alla politica programmi elettorali concreti e non le solite chiacchiere. Il settore delledilizia non h tutelato come quello industriale ed ogni giorno imprenditori e lavoratori si confrontano per non rischiare sulla propria
pelle. Dopo il boom tra gli anni ’60 e ’70 nulla è stato fatto dal legislatore. A dare la mazzata finale ci ha pensato la legge sul federalismo, che ha amplificato le tante differenze tra il nord e il Mezzogiorno. In Campania siamo i maestri nel fare i Piani, ma un pò meno quando li dobbiamo approvare visto il Piano Urbano Comunale di
Salerno nato nel 2001 è partito solo lo scorso anno. Tutti qui sono bravi a trincerarsi dietro il problema ambientale, facendo passare gli imprenditori edili per cementificatori. Se non si è fatto nulla fino ad ora la colpa è dei Comuni. Ora dobbiamo essere tutti bravi a destinare i 7 miliardi di fondi europei del Por 2007-2013 all’ edilizia sociale e a quella privata. Se non lo faremo avremo perso l’ ennesima opportunità. Edilizia sociale in primo piano per il componente della presidenza nazionale dell’ associazione generale Cooperative Italiane con delega per il Mezzogiorno, Aldo Carbone: ” E’ necessario dare la priorità a questo tipo di edilizia, visto che per acquistare un bilocale un impiegato deve lavorare per 17 anni. C’è bisogno di una politica di sostegno, questa è adesso la vera emergenza “. Il convegno del Grand Hotel Salerno è stato anche per sancire una nuova alleanza tra parti sociali, imprenditori e l’ Ordine degli Ingegneri di Salerno, con il numero uno Armando Zambrano che si h detto disponibile al dialogo: “Per tanti anni abbiamo avuto con il sindacato rapporti di diffidenza, ma dobbiamo ricrederci. Le misure politiche da voi invocate sono quelle che chiediamo anche noi. La situazione h insostenibile, c’è bisogno di una nuova legge urbanistica e non è possibile che la nostra classe professionale possa subire e
accettare ribassi del 90%. In questo modo si distrugge una classe professionale e per questo siamo pronti a combattere al vostro fianco dando vita ad una confederazione dell’ edilizia”. La parola è poi passata all’ assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Salerno, Marcello Feola, unico rappresentante politico presente alla
tavola rotonda giunto con notevole ritardo all’ incontro visti i suoi numerosi impegni istituzionali: “Bisogna sostenere i piani casa. Abbiamo la necessità di pensare a forme di partenariato tra pubblico e privato, perchi dobbiamo toglierci dalla testa che le case possiamo regalarle alla gente. Possiamo calmierarle e in questo diventa
fondamentale l’ intervento delle istituzioni pubbliche. Ai privati dobbiamo dare la possibilità di operare tempestivamente, eliminando la burocrazia. Ci sarà una ragione se su 158 amministrazioni presenti sul nostro territorio sono stati presentati solo 5 Puc. In questo la legge regionale del 2004 non ci aiuta e ora anche i problemi finanziari fanno la loro parte. Per questo bisogna sostenere economicamente gli imprenditori edili cancellando la burocrazia che fa diventare alcune procedure lunghe e complicate”. I lavori si sono conclusi con    l’ intervento del segretario regionale della Cisl Campania, Lina Lucci: “Dispiace che la politica abbia disertato questo incontro, ma possiamo andare avanti anche senza di loro. Come Cisl invito tutti i presenti a questa tavola rotonda a stilare un documento congiunto tra voi e la Cisl Salerno da consegnare a questa giunta regionale e alle altre istituzioni politiche. E’ finito il momento di parlare, bisogna agire e se non verrà stilato questo documento avremo qual che problema a pensare che questa tavola rotonda sia andata a buon fine. Come sindacato chiediamo a tutti di gettare il cuore oltre l’ ostacolo per raggiungere l’obiettivo. Giovani e anziani di questa regione vivono un dramma e pertanto dobbiamo avere il coraggio di mettere in pratica una mobilitazione coraggiosa. Cosa altro deve accadere in Campania per costruire una condizione di vita migliore? Personalmente
vorrei denunciare meno e costruire di piy. E’ dal 1 ottobre dello scorso anno che Bassolino non ci convoca per il fare il punto generale della situazione, ma questo non significa che siamo un sindacato di destra anche perchi non riesco a capire che fine abbia fatto l’ opposizione in questi anni. Tutti dicono che abbiamo le idee confuse solo perchi vogliamo avere le risposte da dare ai lavoratori. Sin da subito vogliamo che questa Regione attivi le nuove linee guida per rendere operativo il Piano Casa.