Cilento: lepre Europea nelle Aree Contigue al Parco

E’ questo il lusinghiero risultato ottenuto dalla Provincia di Salerno in seguito ad un incontro chiarificatore con l’Ente parco e il Corpo Forestale dello Stato sostiene L’assessore al ramo Nunzio Carpentieri. In un clima di assoluta ragionevolezza insieme si è giunti alla conclusione che la lepre Europea è autoctona quindi va ripopolata anche nelle aree contigue. Nonostante tutto alcuni comuni direttamente collegati al parco sono stati esclusi dall’ente Parco in una nota inviata alla provincia il 01/02/2010 in quanto sembrerebbe che ci siano possibilità di competitività con le lepri immesse e quelle autoctone italiche. Nella nota del  Parco i comuni esclusi risulterebbero  i seguenti:  Torre Orsaia, Roccagloriosa, Montano Antilia, S.Giovanni a Piro, Alfano, Laurito, Rofrano, Caselle in Pittari, Morigerati, Futani, Cuccaro Vetere, Sanza, Casaletto Spartano, Buonabitacolo, Sassano, Monte San Giacomo, Castelcivita. I ripopolamenti aggiunge l’assessore Carpentieri, dovrebbero avvenire a fine settimana prossima e garantisce un adeguato numero di capi che sarà immesso in maggior numero nei territori non interdetti dal Parco al fine di cominciare a fare il ripopolamento con il sistema dei “comprensori” che caratterizzerà il futuro piano faunistico provinciale. E’ evidente che la vicenda,  nel Piano Faunistico Provinciale, il presidente del C.T.F.V.P. Gennaro Barra intende approfondirla. Non a caso ha fatto richiesta al Parco degli studi sulla lepre Italica per fare il punto della situazione. La questione “prosegue Barra” mi è particolarmente a cuore, in quanto essendo delegato dalla Provincia come componente del comitato di gestione dell’ ATC 2, non resterà irrisolta. Sono stati sciupati 6 anni importanti dove si poteva fare tanto, ma per svariati motivi, nonostante la volontà di voler fare di tanti componenti del Comitato di Gestione c’è stato un dirottamento che non ha portato a nessun risultato. Con una pianificazione seria ci sarà sinergia massima tra la Provincia, il Parco del Cilento e Vallo di Diano e l’ATC 2, che mirerà a fare meno studi e più risultati. Io sono dell’avviso che su un tavolo di confronto fatto tra persone serie e capaci si può fare tanto. I cacciatori di Salerno versano circa 5 milioni di euro di tasse alla regione che c’è ne restituisce nemmeno il 5 %. Circa 600 mila euro vengono spesi  per mantenere la Cerreta-Cognole per la quale attendiamo risposte dalla regione. Altri  6-700.000 euro i cacciatori li versano agli ATC . I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Siamo la seconda Provincia d’Italia come estensione e l’ultima come capacità di Gestione  della caccia. Confido in un forte aiuto dalle Associazioni venatorie,  Ambientaliste e Agricole affinchè insieme si possa dare una svolta, cominciare ad investire sulla caccia, a produrre selvaggina, a creare le condizioni affinchè  si riproduca sul posto. La Provincia ha presentato progetti per 800.000 euro circa per  l’istituzione di Centri di Produzione di fauna per produrre selvaggina nelle aree protette ed immetterla nella zone libere. Tale operazione è richiamata anche nella Bozza di modifica della Legge Regionale n. 8/96  presentata all’ ottava commissione del consiglio regionale il 26 gennaio 2010 insieme a tante altre importanti modifiche.

                                                                                              Gennaro Barra, Nunzio Carpentieri