Salerno: Giustizia in ripresa

Aldo Bianchini

Mentre in campo nazionale si discute animosamente intorno al “processo breve” ed agli effetti benefici e/o devastanti che potrebbe avere sui circa diecimilioni (tra civile e penale) di processi in attesa di sentenza di primo grado, da Salerno parte un segnale positivo che se raccolto potrebbe diventare presto una sorta di vademecum per tutte le circoscrizioni giudiziarie del Paese. Non che a Salerno non ci siano i problemi, ma i dati che il Procuratore Generale renderà ufficiali fra qualche giorno nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2010 descrivono una situazione che a grandi linee appare sotto certi aspetti anche confortante. Non mancano le preoccupazioni, sia chiaro; il lieve miglioramento registrato nel 2009 rispetto al 2008 potrebbe andare vanificato presto se gli Organi Superiori non provvederanno a coprire tempestivamente i posti lasciati vuoti in organico a seguito di numerosi trasferimenti. Il dato preoccupante consiste nel fatto che quattro magistrati sono già andati via e che altri sette stanno per farlo; bisogna sostituire, quindi, ben undici unità al fine di evitare ripercussioni sulla continuità di un “modello lavorativo” che ha già dato i suoi buoni frutti. Anche dall’Ufficio GIP arrivano notizie confortanti, finalmente il più volte lamentato “sotto organico” è stato sanato e l’ufficio presieduto dal dr. Bruno de Filippis con dodici magistrati sta rispondendo alle esigenze di giustizia. La meticolosità, l’esperienza, il senso di garantismo e la grande professionalità del presidente De Filippis hanno fatto il resto. Negli ambienti giudiziari, e non solo, finalmente c’è più serenità con la certezza che l’Ufficio GIP possa rispondere pienamente ai criteri di indipendenza e di terzietà rispetto sia alla procura che agli imputati. Insomma verrebbe proprio da dire che a Salerno del famoso “processo breve” non si avverte l’urgenza e la necessità. Pensate che le corso del 2009 soltanto otto processi hanno sforato la fatidica soglia dei due anni che il processo breve dovrebbe  imporre per l’emissione delle sentenze di primo grado. Solo nel 2008 i processi che avevano sforato tale soglia erano stati ben novantadue. I decreti penali di condanna sono saliti a quattrocentoquarantadue nel 2009 rispetto ai trecentoquattordici del 2008, questo per significare che la magistratura non ha certamente operato con leggerezza in funzione del tentativo di abbassare il dato statistico. Dato che risulta addirittura dimezzato per quanto attiene la media giornaliera di durata dei processi che è passata dai 102 gg. del 2008 ai 50 gg. del 2009, precisando che per giornata media si intendono le giornate necessarie alla trattazione del processo fino alla sentenza. Ad ulteriore conferma della serietà del lavoro è indicativo anche il dato relativo alle ordinanze di conferme dei fermi e/o degli arresti: 72 nel 2008 e ben 87 nel 2009. Sono stati definiti nel 2009 quasi trecento processi in più rispetto al 2008 e il dato statistico è passato da 2.936 a 3.228. Impressionante in positivo il dato riferito ai processi definiti entro sei mesi, nel 2008 un numero di 2.457 schizzato a ben 2.984 nell’anno 2009. Si è abbassato anche il numero del carico pendente, circa mille processi in meno con i 2.046 fascicoli nel 2009 rispetto ai 3.149 del 2008. Nel civile cambia radicalmente la musica anche se il dato tendenziale del volume dei procedimenti cala di circa duecento pratiche nel decorso 2009. Dai dati emerge, poi, che Salerno è una circoscrizione divorzista con un numero di procedimenti pari a 1.678 tra separazioni normali, separazioni giudiziali e divorzi. Sono cresciute anche le pratiche di fallimento che, tra istanze e dichiarazioni, ammontano nel 2009 a 1.093 nel segno che l’economia nell’ambito della circoscrizione è sotto stress. Nella sfera del lavoro i dati descrivono una situazione più o meno stabile; rimangono veramente troppe le richieste di riconoscimento di pensionamenti per invalidità salite nel 2009 a 9.713=.  Lasciamo, però, al Procuratore Generale l’analisi socio-politica del “fenomeno giustizia” che, ripeto, almeno per la nostra circoscrizione sembra in via di miglioramento. E questo per una provincia come la nostra è certamente positivo.