I candidati al processo di globalizzazione

Giuseppe Lembo

 

I candidati al processo di globalizzazione, sono tutti gli uomini del pianeta Terra.La prima identità è la propria appartenenza territoriale.Lo spirito di appartenenza è un importante elemento di forza per la formazione dell’uomo globale; se radicato sul proprio territorio, se portatore di valori umani ed etici, allora saprà essere nel rapporto con gli altri, anche un buon cittadino del mondo.Altro requisito umano di importanza fondamentale per la determinazione dell’uomo globale è il grado di ambizione a migliorarsi. La dimensione globale di ciascuno è data dal comportamento che scaturisce prevalentemente dalle definizioni culturali di ciascuno, più che da quelle biologiche. Tutti gli uomini della Terra, di fatto possono essere candidati al processo di globalizzazione che, deve necessariamente diventare processo di cultura globale, il frutto d’insieme delle diversità antropiche, una grande risorsa per il futuro della società-mondo. I cittadini del mondo devono essere, prima di tutto, dei buoni cittadini nei propri territori; informati, devono essere attivamente partecipi di tutte le scelte che riguardano la vita d’insieme, evitando che il potente di turno, cali dall’alto scelte non condivise, il frutto di un dinamismo poco virtuoso e poco rispettoso dell’uomo che gli sta a fianco e con cui saper pensare al futuro, costruendolo con il contributo di tutti. L’etica condivisa del mondo globale è l’inclusione dell’uomo di ogni dove della Terra; non ci deve essere esclusione alcuna e per nessuna ragione sia essa di razza, di cultura, di colore della pelle e/o di appartenenza politica o religiosa. L’esclusione  sociale dovrà essere cancellata dalla civiltà globale. Nel mondo globale tutti devono riconoscersi ed essere riconosciuti nella loro appartenenza; nessuno deve rinnegare niente della propria identità e della propria cultura. Non si tratta di un mondo semplicemente idealizzato, ma di un mondo possibile, dove dovranno saper convivere in pace gli uomini della Terra. Questo millennio della storia dell’umanità, ha un corso diverso, in quanto su tutto prevale l’uomo, senza alcun pericolo di contaminazione che possa deviarne il corso, trasformando il mondo della civiltà globale, in un feroce ed aggressivo impero mondiale, impegnato a produrre armamenti diabolici per costruire un mostruoso regno di schiavi, miseri derelitti gettati contro un nemico onnisciente ed onnipotente. Sarebbe un’avversità fatale per l’umanità; nessuno deve augurarsi che succeda una situazione del genere; tutti devono impegnarsi per un mondo di pace basato sul reciproco rispetto dell’uomo per l’uomo.