Padula: Storie d’immigrati all’ex cinema Orchidea

Patricia Luongo

Il libro “Storie di italiani nelle altre Americhe Bolivia, Brasile, Colombia…” è stato presentato lo scorso sabato 16 dicembre alle ore 17:00 presso l’ex cinema Orchidea di Piazza Umberto I. Gremita la sala, presenti tra il pubblico i soci dell’Associazione Culturale “Nuove Idee”, presieduta dalla Professoressa Giuseppina Sorrentino. L’autore del libro il professore Vittorio Cappelli, docente presso l’Università di Calabria,è uno storico che da anni si dedica al fenomeno delle migrazioni, questo suo testo è formato da saggi ed articoli redatti da lui stesso e di una profonda ricerca che lo ha impegnato per circa cinque anni. L’incontro culturale è stato moderato da Gianfranco Cataldo, sono intervenuti l’Assessore Franco Vitale e i professori  Pinto e Conte, docenti dell’università degli Studi di Salerno. All’inizio dell’incontro i relatori hanno dedicato una parentesi ad Haiti e la tragedia che questa nazione sta affrontando in questi ultimi giorni a causa del tragico terremoto che ha devastato la nazione. Inoltre si è parlato anche della situazione che è avvenuta a Rosarno del conflitto tra i cittadini ed immigrati. << E’ un libro costruito su profili biografici degli italiani emigrati in queste altre Americhe. Gli italiani citati in questo libro sono per la maggior parte campani, lucani e calabresi residenti nelle coste tirreniche. Italiani che lasciano il Mezzogiorno, i quali hanno delle caratteristiche particolari. – Afferma il Professore Conte durante il suo intervento. – Questi hanno dato un importante contributo non solo all’interno delle loro famiglie ma anche nei luoghi che si sono stabiliti. >>Professore Cappelli lei nel suo testo parla degli italiani che sono emigrati in America, attualmente in Italia vi sono numerosi immigrati, cosa è cambiato dagli emigrati italiani del secondo dopoguerra rispetto agli immigrati di oggi? Le problematiche sono le stesse o qualcosa è cambiato rispetto ad allora?L’immigrazione è cambiata rispetto a quella degli italiano del secondo dopoguerra rispetto agli immigrati attuali che vengono in Italia.  Il contesto è cambiato ed ora  tutto è molto più difficile riguardo ad allora. Professore la società in cui viviamo oggi è sempre più cosmopolita. Cosa si può fare secondo lei per superare le difficoltà d’integrazione che gli immigranti devono affrontare e le problematiche che può incontrare la nazione che gli accoglie? Qual è la chiave giusta per usare? L’unica chiave per riuscire a superare le difficoltà e per integrare nella società odierna queste persone è il dialogo, la tolleranza è fondamentale poiché la società attuale e quella futura sarà sempre più cosmopolita