Roccadaspide: 20000 cartoline per salvare l’Ospedale

 Sergio Barletta

 Interverranno i politici eletti in provincia di Salerno di ogni ordine grado per salvare il pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Roccadaspide o in alternativa basteranno, ventimila cartoline ?  Ciò è quello che si chiedono migliaia di cittadini. Infatti, la legge regionale numero 16/2008  nel quadro del  riordino del piano sanitario regionale prevede la fuoriuscita di Roccadaspide dalla rete dell’emergenza. Tale atto, provocherà un grave danno ad oltre 20000 persone  residenti nella zona. A seguito dell’emanazione della legge è sorto un  comitato promotore pro ospedale Roccadaspide,  che vede tra i suoi sostenitori migliaia di cittadini che hanno aderito attraverso il nuovo strumento di comunicazione Facebook è nato con l’intento di ottenere la modifica della legge regionale che prevede.  Le cartoline, rappresentano un grido ed  esprimono nel contempo  un concetto semplice, lineare ed unico “ La prego ci ascolti” ed è indirizzata al Presidente della Giunta Regionale Campania On. Antonio Bassolino commissario ad acta della sanità campana. Il comitato coordinato dal dottore Antonio Caronna, responsabile dell’unità operativa semplice di riabilitazione ortopedica dell’ospedale di Roccadaspide, stà approntando una serie di proposte da sottoporre all’assessore alla sanità della Provincia di Salerno Giovanni Baldi. Al comitato pro-ospedale Roccadaspide ha aderito l’Unione Nazionale Mutilati ed Invalidi per Servizio Istituzionale della Provincia di Salerno. Il delegato  per i rapporti istituzionali dott. Sergio Barletta dell’ U.N.M.S., ha espresso la propria solidarietà ed ha dichiarato “ la salute è un diritto non un privilegio, mi auguro che dietro questa legge che penalizza un territorio già privo di infrastrutture non vi sia una speculazione politica. Le cartoline,sono state fornite a titolo gratuito e non ripartano alcuna identificazione della tipografia che le ha prodotte, segno tangibile che si lotta per la vita e non per la propria pubblicità.