Autostrada Sa-Rc: l’inferno continua

Aldo Bianchini

I successi non bastano, ci vuole la continuità e la quotidianità. Cose, queste, semplicissime che però l’ANAS non conosce affatto, almeno nella nostra Provincia. L’apertura del nuovo svincolo di Pagliarone, molto utile ma che di per se non ha sbloccato alcun punto nevralgco della circolazione sulla Salerno-Reggio da decenni croce nera per milioni di automobilisti. Soprattutto nei momenti topici dell’anno in coincidenza con i grandi esodi e controesodi. In un prfecedente articolo affermavo di comprendere i ritardi dei lavori nel maxi cantiere tra Contursi e Sicignano dovuti ad oggettive difficoltà e complessità degli stessi, ma che non tolleravo affatto quanto sta accadendo da oltre cinque anni in pieno svincolo di Eboli dove l’Anas sembra essersi impantanata senza giustificato motivo. Ieri è accaduto l’inveosimile per un Paese civile come dovrebbe essere il nostro. Il traffico del controesodo dal sud verso i nord è stato in verità molto intenso. Ma questo fa parte del gioco. Per i vacanzieri in viaggio le prime dure difficoltà sono iniziate subito dopo lo svincolo di Polla  nei pressi di Petina con una coda (lo si è scoperto soltanto dopo!!) di circa quindici chilometri. Nessuna segnlazione nè allo svincolo di Polla nè altrove e neppure le tanto decantate “truppe di emergenza e soccorso”. Respiro di sollievo per gli automobilisti che mano a mano riuscivano a baipassare Sicignano degli Alburni, ripresa della corsa e allegerimento della tensione. Macchè, dopo pochi chilometri di iaggio su tre corsie ecco il problema più drammatico. Subito dopo lo svincolo di Campagna di nuovo tutto il traffico bloccato, e questa volta per ore. La colpa, ovviamente, dei lavori in corso in pieno svincolo di Eboli (oltre dieci chilometri di coda) e della strana ed incoprensibile deviazione nel bel mezzo del cantiere che restringe ancora di più la già impossibile carreggiata. E l’ANAS ?  Latitante su tutti i fronti.