A tutto ..telematico: il 2010 anno di svolta per i servizi pubblici ?

Vincenzo Carrella

Il primo nodo da affrontare  sarà  l’Albo pretorio on-line che , in queste ore di immediata vigilia, è molto  in affanno  rispetto alla data  di avvio  prevista del 1 Gennaio .La prima  vera grande anomalia che si registra è che ad oggi mancano tutte le modalità attuative, così come già segnalato all’indomani della pubblicazione della sua norma istitutrice  (articolo 32 della legge 69/2009). Dal 1° gennaio 2010 solo questa pubblicazione avrà valore di legge e non si tratta della semplice trasposizione dei documenti o del contenuto dei documenti sul sito del comune. Spazio alla  pubblicità  notizia invece di quella legale. Un conto è, infatti, la pubblicità cosiddetta «notizia», che non produce effetti legali, altro conto è la pubblicità legale, da cui scattano ad esempio termini di legge, compresi quelli previsti per impugnare gli atti. Vediamo dunque che cosa prescrive il citato articolo 32.A far data dal 1º gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati. Dalla stessa data le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale. Dunque dal 2010 vanno obbligatoriamente pubblicati su internet: tutte le deliberazioni del comune e della provincia e anche tutte le deliberazioni degli altri enti locali, le affissioni matrimoniali, e tutte gli atti o provvedimenti amministrativi, la cui pubblicazione sia prevista per legge.   Dal 1° gennaio 2013  obbligatoria la pubblicazione di bandi e bilanci

Una diversa decorrenza (1° gennaio 2013) è prevista per la pubblicazione con effetti legali su internet (con abbandono della pubblicazione cartacea) per atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci.Presto i ricorsi online ai giudici di pace :  già operativo Il servizio lanciato dal Mingiustizia per snellire i rapporti con la magistratura onoraria. Al via un percorso accelerato per gli utenti che intendono proporre un ricorso stradale o altre opposizioni amministrative al giudice di pace oppure semplicemente conoscere tramite web lo stato del procedimento civile o la data dell’udienza: il tutto monitorato costantemente e comodamente da  casa,  rendendo agevole e spedita  la proposizione dei  i ricorsi stradali  sollevando fastidi e scomodità   da chi ha domicilio in un altro comune. È questo l’effetto più immediato del nuovo servizio erogato dal ministero della giustizia sul portale https://gdp.giustizia.it che è partito quasi in sordina in gran parte delle regioni nei giorni scorsi. Una piccola rivoluzione copernicana quella messa in piedi in questi giorni dal ministero della giustizia e finalizzata a semplificare veramente l’attività dei normali cittadini e degli avvocati alle prese con multe, opposizioni e pratiche burocratiche di competenza della magistratura onoraria.  Sul portale sono disponibili dettagliate istruzioni grafiche che aiutano anche nella fase più delicata del procedimento ovvero l’ottenimento del numero di protocollo web ed il link di stampa degli atti. All’esito l’interessato riceverà anche per mail le ultime istruzioni per presentare materialmente lo stampato tramite servizio postale o personalmente. Sempre per posta elettronica l’utente sarà informato anche dello stato del procedimento che in ogni caso risulterà sempre disponibile sul portale digitando il numero di protocollo web nell’apposita finestra on-line. Rincara il deposito bilanci in Cdc

L’informatizzazione   negli enti pubblici ( così come dichiarato da Brunetta)  tenderà a  ridurre i costi burocratici per un  miliardo di euro già nel 2010: c’è chi  però non è dello stesso avviso  e non parliamo di un ente qualsiasi   ma della  camera di commercio   che invece di sintonizzarsi sulle posizione del Ministro della funzione pubblica  la contrasta  con una inspiegabile  posizione di contro tendenza. Stonata , infatti,  è apparsa  a molti lo nota   con la quale il ministro competente con apposito decreto ha aumentato incomprensibilmente i diritti di segreteria del 2,5 %  dell’Camera di Commercio da far valere   già  sui bilanci 2010 :Costerà 3€  in più grazie al decreto del ministrodello sviluppo economico del 2 Dicembre scorso. Depositare via internet un bilancio e un elenco soci al Registro imprese costerà alle società 3 euro in più. Il tutto è previsto da un decreto del ministro dello sviluppo economico del due dicembre 2009, recante il tariffario degli importi dei diritti di segreteria da versare al Registro imprese a partire dal primo gennaio 2010. Raffica di nuove voci.Il provvedimento, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, pur confermando sostanzialmente le tariffe utilizzate nel 2009, introduce anche una raffica di nuove voci. Tra queste, i piccoli importi (da tre euro a 0,50) da versare alla Cdc per la navigazione via internet e l’estrazione di un grafico, il forfait da spendere (tra 300 e 100 euro l’anno) per estrarre grafici in continuazione e il pagamento (tra 0,60 e 4,50 euro) per ogni copia di bilancio. Ci sia consentito , a questo punto, di rinnovare la nostra preplessità già espressa nei mesi scorsi: non si intuisce il motivo per cui  un ente debba aumentare impropriamente  oneri e o spese  senza avere poi la possibilità di  essere informati sulla destinazione delle medesime. E’ paradossale  segnalare  inoltre che   la camera di commercio assolve ad una funzione istituzionale ( sul versante delle formalità di deposito di bilanci societari) di rilevante portata : infatti è titolare  ( in qualità di depositaria)    di quelle funzione attribuitele  in forza di legge   riguardante la pubblicità di dati contabili desunti dai bilanci societari approvati .  In caso di eventuali violazioni sono applicate ( dallo stesso ente camerale) onerose sanzioni ( anche solidali tra gli amministratori) .Non è dato sapere perché, quindi, chi dovrebbe dare l’esempio osservando scrupolosamente la legge   .. è esso stesso   principale  protagonista  della sua violazione.   Forse  perché cosciente che  ….. il bilancio ( di cui tutti gli imprenditori iscritti alla competente sede  ne rappresentano in qualche modo i soci)   non venga ben interpretato dando adito a chiacchiere e…  incomprensioni …..   Le stesse chiacchiere e incomprensioni restano  acute ( nel caso di totale mancanza dell’adempimento) perché alimentano  i   ..sospetti  di una gestione  ….  Forse poco trasparente !