Riceviamo e Pubblichiamo: Crocifisso e Minareti

Mentre ormai viviamo in un contesto generale di attacchi del laicismo e dell’anticlericalismo mondiale ( frequenti sono anche oggi i martiri cristiani!) su molti punti fermi del Cattolicesimo, sfociati nella pretesa di togliere i “pericolosi ed offensivi” Crocifissi , piomba “l’embargo” svizzero ai minareti ( simbolo musulmano di conquista territoriale !).E’ spontanea quindi una  profonda riflessione sulla libertà religiosa ,sempre legittima , che anche il Vaticano difende senza per questo subire il diktat di atei ed agnostici,mentre diverso e’ l’atteggiamento dei Protestanti che ritengono non necessaria “l’ostentazione “ di simboli,con un atteggiamento passivo e/o in strano contrasto con altre religioni cristiane per visioni diverse o ,come spesso capita nelle minoranze, per la loro inferiore diffusione territoriale. Ma comunque l’equazione “Zero Crocifissi , più minareti” credo che sia troppo sbilanciata ed anche la ns.Chiesa (comprendendo tutti i cristiani: Ortodossi, Evangelisti, Luterani, Valdesi…) dovrebbe tradurre questa tendenza aberrante. Nel generale clima velenoso del relativismo del materialista ,con l’auspicio che i nostri simboli religiosi , attaccati financo dalla Commissione Europea , possano moltiplicarsi , non come forma di esteriorità vuota o semplice arredo personale o architettonico, ma come  espressione di fede vissuta nel quotidiano e testimonianza orgogliosa delle ns.tradizioni, rivolgo a tutti i Cristiani  ( anche a quelli mediocri come me ) delle amministrazioni pubbliche , delle aziende private e soprattutto anche ad Ingegneri ed Architetti ( categorie decisive , ma purtroppo distratte e/o rinunciatarie in fase progettuale ) l’esortazione di far rifiorire il loro gusto di appartenenza intima, ma soprattutto senza quella reticenza o addirittura vergogna che ha indotto l’Occidente a trascurare diffusamente anche dal punto di vista architettonico (edicole votive o altarini,semplici o ricche opere ,spesso di privati, anche nei sentieri montani più sperduti ,consentivano al passante quell’attimo di concentrazione per elevarsi in un volo mistico) ciò che non fosse legato a fini utilitaristici e consumistici. Agli Svizzeri debbo riconoscere un’insospettabile coraggio,un orgoglio che li redime dal sospetto di affaristi attaccati solo al denaro : Finalmente un esempio di coerenza che rompe come un tuono fragoroso certi vili silenzi.  W LA SVIZZERA !

Moretti Morando

 

 

 

Un pensiero su “Riceviamo e Pubblichiamo: Crocifisso e Minareti

  1. Non commento le idee espresse, di cui, dato il periodo di Festività care a tutti, si prende atto e basta… Peccato che l’autore di questo scritto non riferisca della “solidarietà” cattolica ai minareti (in svizzera pero!). Un po’ come: “se qualcuno bercia in cima al minareto, beh, noi possiamo scampanare impunemente a dispetto di qualunque situazione di inquinamento acustico (come sempre è stato fatto). Tolleranza, autore, tolleranza …

I commenti sono chiusi.