Provincia: la sanità in Consiglio

Aldo Bianchini

Nuovo consiglio provinciale questa mattina, monotematico sulla sanità. Difficoltà ancora maggiori di ieri per la validità della seduta; chiamandoli a gran voce per i  corridoi del palazzo il Presidente del Consiglio, Eva Longo, è riuscita a racimolare il numero minimo dei consiglieri per avviare i lavori. Era prevedibile una nuova sconcertante debacle, al di là del tema importantissimo, va detto che in materia sanitaria la provincia non ha specifiche attribuzioni contrariamente all’aeroporto e quindi l’interesse dei singoli consiglieri è di gran lunga più basso che per l’aeroporto.. Ragion per cui il raggiungimento del numero legale è stato ancora più difficile. Apre i lavori l’assessore con delega alla sanità dott. Giovanni Baldi. Lunga la sua relazione descrittiva sui posti letto e sull’organizzazione in genere della sanità pubblica; da medico è stato anche convincente. Ha parlato dei vari plessi ospedalieri distribuiti sul territorio e incardinati, oggi, nell’unica ASL della provincia di Salerno. Si lamenta delle mancate risposte da parte della struttura commissariale o sui ritardi messi in atto dalla stessa ad esempio per l’organizzazione sanitaria sulla Costa d’Amalfi. Mentre l’assessore parla arrivano anche altri consiglieri e  già qualcuno, alla luce delle difficoltà operative del Consiglio, si chiede se non ci si stia avviando verso una gestione monocratico-presidenziale dell’Ente Provincia. Baldi accenna anche alla sanità privata ed ai centri di diagnostica e riabilitazione che oggi vivono profondi problemi di natura economica connessi ai mancati pagamenti da parte della Regione Campania. Spera l’assessore che i diciotto milioni di euro promessi dalla regione potessero sbloccare la situazione, ma il mancato conferimento dei soldi ha prodotto la sospensione dell’assistenza diretta con notevoli disagi per l’utenza. Interviene il consigliere Mauri e spara subito a zero contro la Commissione Medica d prima istanza incardinata presso il distretto sanitario. Tantissimi cittadini hanno visto le  loro pratiche bloccate anche da un anno sebbene evidenzino patologie oncologiche. Parla il consigliere Rocco Giuliano che avalla il discorso di Mauri e lamenta il fatto che i piccoli ma importanti ospedali territoriali non riescono a garantire i livelli minimi di assistenza che non appaiono neppure garantiti dal nuovo piano sanitario regionale. Intervengono anche i consiglieri D’Onofrio, Caroccia, Salvati che si rifanno alla relazione dell’assessore Baldi. In particolare Salvati mette in evidenza la pratica impossibilità del potere politico in materia di sanità sui cui può esprimere soltanto indicazioni. Si sconta –ha detto Salvati- la cattiva gestione politica della sanità negli settanta e ottanta quando si riteneva che ogni paese più o meno grosso dovesse avere la propria struttura ospedaliera, cosa che oggi è fuori da ogni regola. Anche la situazione dei medici di base è particolarmente inadeguata ai tempi moderni e bisogna capire anche questa problematica. Arriva a sorpresa anche il presidente Cirielli ed  annuncia una proposta della provincia che sarà prospettata alla futura regione per il territorio. Alla proposta sta lavorando –dice Cirielli- un’apposita commissione presieduta dall’assessore Baldi. E’ giunto il momento, secondo Cirielli, che la Provincia al di là delle competenze specifiche in materia sanitaria ha ribadito che l’Ente ha comunque una responsabilità politica. Riferendosi al mancato consiglio di ieri il Presidente ha ribadito che su temi di maggioranza il numero legale non manca mai, il problema nasce quando è la stessa minoranza a chiedere consigli monotematici. Ma Lui, Cirielli, va avanti per la sua strada e bacchetta anche la stampa rea –sempre secondo Cirielli- di non riportare i fatti così come si evolvono e si svolgono pubblicamente. La sensazione che si respira in aula è quella che ho anticipato ieri in merito all’aeroporto; si va, probabilmente verso la nomina presidenziale di Salvatore Memoli ai vertici dell’aeroporto. La sanità, dice il presidente, non è interesse soltanto della Regione Campania e del bassolinismo imperante, la snaità provinciale è anche interesse doveroso dell’Ente Provincia per arrivare ad una sanità dimensionata alle nostra esigenze anche di natura orografica. In chiusura Cirielli rivela che ha avuto, nelle ultime ore, nuovi incontri con il Comune di Salerno e la CCIAA molto costruttivi, pur nelle esistenti differenze, per la risoluzione del problema aeroportuale che è un problema di tutto il territorio. Per dovere di cronaca va detto che il Presidente, come al solito, è stato davvero molto pregnante e convincente, anche per l’opposizione. Dopo il Presidente è il turno di Pagano che sposa in pieno l’intervento di Cirielli e porta all’attenzione generale le struttura diagnostico-riabilitative sparse sul territorio. E arriva anche il turno di Fernando Zara (già sindaco di Battipaglia) per mettere in evidenza il disavanzo economico che ha portato alla sfascio della sanità pubblica ed anche privata soprattutto negli ultimi dieci anni. Perché –chiede Zara- i modelli Lombardia, Emilia, Toscana reggono e quello Campania va a rotoli. Ci sono due problemi, per Zara. Dovuti alle baronie imperanti ed al napolicentrismo. Oggi il Consiglio riesce ad arrivare fino in fondo con la redazione di un duplice documento per grandi linee condiviso. Il documento approderà in Regione irrobustito dalla relazione finale dei lavori della Commissione presieduta dall’assessore Baldi.