Lettera aperta al Ministro Gelmini sul riordinamento scolastico

Seconda lettera aperta

Al Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini

 e p.c.Al Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici Mario Giacomo Dutto 

Alla VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati-Alla VII Commissione Permanente del Senato

 Gent.mo Ministro Gelmini,

sono Daniele Manni, docente di Informatica presso l’Istituto “Costa” di Lecce. Non avendo ricevuto alcun riscontro da parte del Ministero della Pubblica Istruzione alla mia precedente lettera inviata circa un mese fa, con questa seconda comunicazione è mia intenzione insistere sull’importanza e sull’opportunità, anzi, sulla necessità di “conservare” l’indirizzo di Informatica Gestionale nel Settore Economico relativamente al riordino degli Istituti Tecnici. Non solo, desidero anche timidamente avanzare una proposta concreta per quello che potrebbe essere un quadro orario pertinente, salvaguardando le 32 ore settimanali.Riassumo in breve il contenuto della mia precedente comunicazione: ho manifestato quanto sia stato profondo il senso di meraviglia e di smarrimento dei miei colleghi in tutta Italia e mio (ma anche di tutta l’opinione pubblica), nello scoprire l’anacronistica ed incomprensibile riduzione/eliminazione dell’informatica nel settore Economico, dove anche il più sprovveduto è a conoscenza della sua importanza e della sua indispensabilità. Nel caso specifico della mia scuola, facevo notare come abbiamo lavorato duro negli ultimi quindici anni su un piano di assoluta avanguardia, specializando i nostri diplomati nei settori occupazionali più ricercati, quello del web design e della programmazione web-oriented, e contribuendo a rendere il nostro istituto una punta di diamante dell’eccellenza tecnica fino a meritare il titolo di “scuola più premiata d’Italia per l’informatica e per l’uso delle nuove teconologie” (in coda, un breve elenco dei premi e dei riconoscimenti ottenuti, compreso l’ultimo, ricevuto pochi giorni fa dalla Fondazione Politecnico di Milano e non compreso nella mia precedente lettera.) con l’eventuale abolizione dell’indirizzo “Programmatori/Mercurio” dagli Istituti del Settore Economico (ex Tecnici Commerciali), e con la drastica riduzione delle ore di informatica (dalle attuali cinque/sei ore settimanali alle future zero/due ore) si andrà ad interrompere un percorso formativo di eccellenza che negli ultimi anni ha visto crescere esponenzialmente il numero di iscritti e che ha preparato una delle figure professionali più richieste dal mercato reale del lavoro (fonte Adnkronos: a settembre 2009 è stata fatta un’indagine conoscitiva per individuare quale fosse il diploma più richiesto dalle imprese nel milanese. E’ risultato essere il diplomato presso i Tecnici Commerciali con competenze informatiche, con oltre 7.700 richieste pari al 39,2 % degli assunti con diploma e al 18% di tutte le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Milano). Ora, tenuto conto: che secondo le ultime ricerche di Unioncamere e Ministero del Lavoro l’indirizzo economico è in assoluto uno dei più richiesti dal mercato del lavoro (la percentuale di richieste sul totale delle assunzioni negli ultimi tre anni si è attestato, sia per quanto concerne le lauree che per i diplomi, al di sopra del 35%); che, se nel Settore Economico dovessero restare esclusivamente i due indirizzi previsti dal riordino (“Amministrazione, Finanza e Marketing” e “Turismo”), i nostri futuri esperti Economici avrebbero delle competenze e delle capacità informatiche irrisorie e marginali (in assoluto contrasto con quanto viene loro richiesto oggi e, soprattutto, domani); che è assolutamente innegabile che il futuro dell’economia marcia velocemente e con determinazione verso l’e-commerce (il commercio elettronico) e l’e-business (B2B e B2C), e che nessuno degli indirizzi proposti nel riordino prevede un percorso capace di fornire le competenze per creare degli esperti in questi importanti ambiti; che le figure in uscita del Settore Tecnologico (ex Tecnico Industriale) sono orientate a gestire più l’aspetto hardware e, appunto, “tecnico-industriale” dei sistemi informatici e non potranno in nessun caso ed in nessun modo avere le competenze ed il know-how necessarie per ricoprire funzioni e svolgere mansioni in ambito economico-aziendale; che proprio in v

• irtù di quanto sinora detto, tutti i più avanzati sistemi scolastici, europei ed americani (…ed oggi anche asiatici, ossia cinesi ed indiani) hanno visto solo crescere l’attenzione rivolta all’informatica e alle scienze del web, sia in termini di ore di insegnamento che di trasversalità della disciplina in ogni indirizzo di studio, Mi permetto di suggerire, a Lei, al suo staff e alle Commissioni governative preposte, prima di commettere un gravissimo errore, di rivedere il piano del riordino degli Istituti Tecnici e di prevedere nel Settore Economico un terzo indirizzo, ossia l’indirizzo “Informatica Gestionale” – B3. Mi permetto inoltre di presentare una possibile bozza del corrispondente quadro orario: