La Salernitana perde ancora. A questo punto addio serie B

 Maurizio Grillo

La Salernitana stecca la fondamentale gara della rinascita e intravede lo spettro della Lega Pro. E’ inutile dannarsi l’anima, è un anno, calcisticamente parlando, maledetto, dove tutto va storto, “fantozziano” per certi versi, ma purtroppo per i supporters salernitani c’è poco da ridere. La squadra granata si conferma “Cenerentola” della cadetteria e addirittura diverte gli avversari, come ha riferito in maniera poco elegante e poco “principesca” a fine gara l’allenatore Giannini. Sarà inopportuna la dichiarazione dell’ (ex) principe, ma rispecchia la realtà dei fatti. In questo campionato per i tifosi granata c’è solo delusione e rabbia in ogni partita, non altrettanto per quelli avversari, che si divertono come non mai quando le loro squadre si prendono gioco della Salernitana. Eppure la gara era iniziata bene. Al 4°, Soligo, ben assistito da Ferraro si infila in un corridoio e batte con una rasoiata il portiere avversario. La partita poteva chiudersi dopo dieci minuti, quando Caputo di divora letteralmente un gol fatto. Fa tutto bene l’attaccante tranne il tiro, rasoterra e preda di Sciarrone in uscita bassa. Sarebbe bastato il classico colpo sotto per segnare la più facile delle reti. Il Gallipoli prende in mano le redini del gioco con i granata che rispondono di rimessa. Ma gli ospiti non sono pericolosi. Al 30° è Mancini a calciare male, senza impensierire Polito. La Salernitana soffre sulla fascia e Grassadonia, dopo pochi minuti, fa entrare Pestrin che rileva Caputo, che poco gradisce la sostituzione. Al 38° il gol del pareggio del Gallipoli: tocco di Pederzoli su punizione e assist vincente per Pallante, che solo davanti a Polito non ha difficoltà ad insaccare. La rete taglia le gambe alla Salernitana, che va al riposo in cerca di ricaricare il morale. Nella ripresa, subito in avanti i padroni di casa con Ferraro, ma il suo tiro termina di poco a lato. All’8° i granata vanno vicini al gol con Jadid, che però tira debolmente di testa e consente il recupero sulla linea di Grandoni. Dopo quattro minuti è Ginestra a divorarsi un gol, con Polito che è bravo però a respingere il forte tiro dell’attaccante. La sostituzione di Statella al 13°, evanescente fino a quel momento, con Soddimo non sortisce effetti, con quest’ultimo che non ha un buon impatto con la gara. Al 18° il Gallipoli raddoppia: un preciso lancio mette in condizione Di Carmine di infilare Polito sul palo opposto. Entra Merino per Jadid. Il peruviano non è in condizione ma alcuni suoi spunti mettono comunque in difficoltà il reparto arretrato dei giallorossi. La Salernitana è in affanno e gli ospiti, più lucidi, ne approfittano chiudendo la partita nel primo dei minuti di recupero. E’ Di Gennaro entrato al posto di Di Carmine, a dare il colpo di grazia. E’ il gol che infrange i sogni di tutti i tifosi granata, oramai rassegnati ad un’amara retrocessione.

Salernitana-Gallipoli 1-3

SALERNITANA (4-4-2): Polito, Galasso, Stendardo, Bastrini, Machado, Statella (al 58° Soddimo), Tricarico, Jadid (al 63° Merino), Soligo, Ferraro, Caputo (al 34° Pestrin). A disposizione: Iuliano, Pepe E., Russo,   Carcuro. Allenatore: Grassadonia

GALLIPOLI (3-5-2): Sciarrone; Abbate, Grandoni, Pallante; Sosa, Mancini, Pederzoli, Mounard (al 61° Moro), Scaglia; Ginestra (al  90° Viana), Di Carmine (al 67° DiGennaro). A disp.: Garavano, Tagliani, D’Aversa, Depetris. Allenatore: Giannini

ARBITRO: Gervasoni di Mantova (Ciancaleoni-Forconi; 4° uff. Del Giovane)

Reti: 4° Soligo (S), 38° Pallante (G), 63° Di Carmine (G), 91° Di Gennaro (G).

Ammoniti: Tricarico (S), Ginestra (G), Pederzoli (G), Ferraro (S), Stendardo (S), Merino (S)