Lavoro da cani, quello del giornalista: e noi, ci siamo dentro!

 

 

Rita Occidente Lupo

Il disegno di Legge camerale, ratificante i contenuti della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, Strasburgo 1987, tra dimidiati pareri. Il divo cane Rex, ieri sera ha avuto la sua zampata di ulteriore notorietà, nel salotto di Vespa. Ma i fedeli amici dell’uomo, spesso killer. Il divieto dell`amputazione della coda e delle orecchie, un obiettivo perseguito dai ministeri della Salute e degli Esteri. Gl’ interventi chirurgici, da dicembre, reati penali. Tra associazioni   amiche dei fedeli domestici, chi s’erge a paladino delle verità. In nome d’una civiltà che non può assecondare barbarie, anche sui felini d’affezione, armati d’artigli graffia divani. Gli animali, al passo dell’uomo e con l’uomo. Noi volentieri ospitiamo chi ha da dire la sua a riguardo. Tempo fa, una vera e propria valanga in Redazione di lamentele e di Sos nei confronti dei canili. E’ nostra abitudine, come ben  sanno i lettori che ci seguono ormai da meno di un anno, da quando siamo nati come testata quotidiana, che riserviamo sempre una finestra a lettere sotto la rubrica Riceviamo e Pubblichiamo. Fidando nel buonsenso, nell’onestà nella descrizione dei fatti, anche se lontani da noi. Pubblicammo una lettera, a firma di una collega, in cui si parlava della situazione sicula dei cani. Già da tempo seguivamo i fatti a riguardo. Ieri pomeriggio, Comando provinciale dei Carabinieri di Salerno, convocazione urgentissima per il Direttore Responsabile. Meraviglia notevole nel corso del mini interrogatorio, per l’identificazione. Mandato da parte della Procura Distrettuale della Procura di Catania. Corsa presso uno studio legale di fiducia, per la vicenda che ci vede coinvolti. Amicale, perché nei momenti di bisogno, si tasta il polso dell’autenticità dei rapporti umani. Perplessità, rogne, per tutto l’iter che ora ne seguirà, anche se può apparire ovvio per chi fa il mestiere di giornalista. Francamente, siamo lusingati dell’attenzione del nostro quotidiano oltre gli steccati regionali, di cui già avevamo coscienza. E dell’essere ora in questa diatribata vicenda nazionale che, dai toni squisitamente contemporanei, passa per sevizie, code ed orecchie tese…Ma, come si suol dire,  “Siamo uomini o caporali” esclamerebbe Totò! Noi aggiungiamo:”Giornalisti o velinari?!”La risposta, sotto i nostri occhi, perché ancora una volta siamo stati sulla notizia, l’abbiamo anticipata, ne abbiamo parlato in tempi non sospetti quando, come giustamente notato da qualche lettore nei suoi commenti, anche i network nazionali non c’erano ancora giunti! Non possiamo ulteriormente dare delucidazioni a riguardo, in quanto sarà il Foro a doversi esprimere a riguardo ed al momento siamo legati al segreto professionale. In ogni caso noi rimaniamo sempre e soltanto dalla parte dei diritti: uomini ed animali poco cambia!  


   

3 pensieri su “Lavoro da cani, quello del giornalista: e noi, ci siamo dentro!

  1. Gentile Direttrice, a difendere chi può ricambiare sono capaci in tanti, a dare voce in buona fede e con onestà a chi voce non ha o mai potrà avere, molto pochi. L’onore e l’onorabilità umana di una Persona diventano immensamente preziose quando sono disinteressate.Il resto lascia il senso ed il tempo che trova. Per ciò che può valere, ha tutta la mia stima personale. Con l’apprezzamento di sempre.
    Giovanna Rezzoagli

  2. Cara Direttrice,
    trasgredisco coscientemente al divieto di commentare membri della Redazione, ma quando è troppo è troppo. Qualche individuo fornisce ad un giornale che è voce di libertà una notizia falsa e chi dà voce ai deboli è fregato! Complimenti a questo “galantuomo” per il quale la Polizia Postale potrebbevenire facilmente sicuro che l’identità fornita non è autentica. Noi (tutti)continueremo a dare voce ai più deboli siano essi anziani, animali o bambini. La mia solidarietà e la mia stima più incondizionata.
    Salvatore Ganci

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