Squille abruzzesi a Natale!

di Rita Occidente Lupo

La sacralità, resa agli Aquilani. Un patrimonio storico, non annullato dalle polveri sismiche. Recuperato, ridarà alle generazioni, il senso della vita che continua. Della memoria, che perdura nel tempo! Settantuno chiese riapriranno i battenti. Per Natale, campane a festa rincuoreranno gli Abruzzesi. Il premier Silvio Berlusconi, nei giorni scorsi, accanto alle dimore per gli sfollati, la garanzia che anche i tempi del Signore, saranno riaperti al culto. Per una Natività diversa, che ricorderà i morti della catastrofe, ma anche il passo per la ripresa generazionale. Siglata, insieme al ministro dei Beni Culturali, Bondi ed al Segretario generale della Cei, mons.Crociata, una convenzione per il recupero del patrimonio. Le chiese interessate, 29 nella diocesi dell’Aquila, 13 a Sulmona, 5 a Teramo, 11 ad Avezzano e 9 nella diocesi di Pescara. La gara di solidarietà, dall’intero Paese, ha seguito l’invito mediatico. Una volta tanto il battage ha funzionato nello spronare la religiosità italiana. Nel momento in cui si diatriba sulle sorti del Crocefisso, che Strasburgo ha inteso bandire dalle aule scolastiche, dall’Abruzzo il segno di una fede cattolica che non tramonta. E che addita ai tempi di culto, come a ritrovo dello spirito, per fortificarsi nella temperie d’incertezze. Un segnale di estrema attenzione, da parte del Governo. Promesse mantenute, sulla pelle di chi già temeva il peggio. Sia sotto tenda, che lontano dai sacramenti. Un Natale che porgerà un sorriso sulle mense abruzzesi, ancora vacillanti per la terra che non desiste dal tremare. Ormai la popolazione, che ha già dato prova, in questi spossanti mesi, di fierezza e di ottimismo, abituata anche a questo. La fobìa, non più companatico quotidiano. Si riesce anche a convivere con l’emergenza, quando il campanilismo è forte e le radici, non si sterrano. Gli Abruzzesi, hanno detto di sì nel continuare, là dove la storia li ha collocati!