Nuovi Nati, via al fondo di garanzia con decreto su G.U:75 milioni€ già stanziati
Enzo Carrella
La sua gestazione normativa è stata quasi pari a quella umana : è finalmente nata -con il tanto atteso decreto applicativo- l’agevolazione inserita nel decreto anticrisi di cui al dl 185 /2008 che ha previsto- lo ricordiamo- l’opportunità di usufruire di un finanziamento bancario agevolato fino a 5000 euro per i bambini nati nel triennio 2009 /2011. Scatterà a breve, infatti, la ccdd garanzia del fondo statale (come prevista dal decreto anticrisi citato) sui finanziamenti che le famiglie richiederanno alle banche o ad altri operatori ammessi, per far fronte appunto alla nascita di bambini nel corso del 2009 e per i prossimi due anni. Lo prevede il decreto del presidente del consiglio dei ministri 10.9.2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 ottobre, con il quale si dà il via alle disposizioni previste dall’articolo 4, comma 1 del citato decreto legge n.185, emanato – lo ricorderete – proprio un anno fa. Un fondo di garanzia è un fondo in denaro – una sorta di salvadanaio, rimpinguato da danaro pubblico – che fornendo una garanzia agli Istituti Bancari consente loro di applicare condizioni vantaggiose nell’erogazione dei prestiti ai beneficiari finali. Nel nostro caso tale fondo è coperto non solo con disponibilità pubbliche ma anche con specifica garanzia riducendo il rischio quasi in prossimità dello zero in caso di insolvenza del suo debitor. Fondo per il credito per i nuovi nati…….” Per la realizzazione di iniziative a carattere nazionale volte a favorire l’accesso al credito delle famiglie con un figlio nato o adottato nell’anno di riferimento e’ istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un apposito fondo rotativo, dotato di personalità giuridica, denominato: «Fondo di credito per i nuovi nati», con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011, finalizzato al rilascio di garanzie dirette, anche fidejussorie, alle banche e agli intermediari finanziari…………Con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti i criteri e le modalità di organizzazione e di funzionamento del Fondo, di rilascio e di operatività delle garanzie. Ed è proprio la pubblicazione di questo decreto che dà il via libera alla nuova opportunità. Garanzia però limitata al 50 o 75 % ( in questo ultimo caso solo per le famiglie a basso reddito con isee fino a 15.000 euro) dell’importo complessivo: esempio su 5.000 euro , il Fondo di Garanzia interviene sui 2.500 o 3.750 euro . La restante parte è a carico della famiglia richiedente. A favore, invece, delle famiglie con bambini nati nel corrente 2009 e che siano portatori di malattie rare viene previsto un contributo di favore. Fondo che parte già con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni di riferimento, finalizzati al rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari. La disciplina del dpcm in esame prevede che tali soggetti finanziatori, per avviare l’erogazione dei finanziamenti, dovranno preliminarmente stipulare con il Dipartimento per le politiche della famiglia, apposite convenzioni su uno schema di riferimento, stabilito da un protocollo di intesa sottoscritto tra il Governo e l’Associazione bancaria italiana (Abi). Il decreto attribuisce la gestione della prestazione a una societa’ a capitale interamente pubblico (di seguito: «Gestore»), affidandole direttamente l’esecuzione delle seguenti attività: esame della documentazione trasmessa dai soggetti finanziatori; pagamento ai soggetti finanziatori delle somme dovute in caso di intervento della garanzia del Fondo; pagamento dei contributi agli interessi di cui a casi contemplati; esercizio dell’azione di recupero in caso di revoca. Possono effettuare le operazioni di finanziamento garantite dal Fondo i seguenti soggetti (di seguito: «finanziatori»):le banche, gli intermediari finanziari Ai Bambini affetti da gravi patologie è previsto anche un contributo in conto interessi. Il finanziamento costerà solo lo 0,50 % Inoltre sui finanziamenti a favore dei soggetti esercenti la potestà genitoriale di bambini nati o adottati nell’anno 2009 che siano portatori di malattie rare è inoltre concesso, oltre alla garanzia del Fondo, un contributo in conto interessi (per un ammontare pari ad ulteriori 10 milioni di euro) in misura tale che il tasso annuale effettivo globale a carico del beneficiario sia pari allo 0,50 per cento. La richiesta del contributo va presentata ( solo ed esclusivamente telematicamente) dal finanziatore, allegando, oltre alla documentazione prevista, il certificato di una struttura sanitaria pubblica attestante la patologia sofferta. Il Fondo corrispondera’ in questo caso ai soggetti finanziatori l’importo del contributo in conto interessi di volta in volta maturato alle date del 30 giugno e de 31 dicembre di ogni anno. E’ prevista , infine, la costituzione di un osservatorio con funzioni consultive che rilascerà pareri sui seguenti argomenti:risoluzione di eventuali questioni interpretative; proposta di eventuali modifiche delle convenzioni sulla base delle situazioni che si svilupperanno ;verifica dell’andamento delle operazioni. C’è un’opinione pubblica divisa per questo nuovo intervento assistenziale varato dal governo. Si contesta, innanzitutto, che questo prestito si sostituirebbe alla reintroduzione del bonus-bebè ( lo stesso varato dal precedente governo di centrodestra ), che pure era stata promessa durante la campagna elettorale dall’attuale compagine governativa. Ed è palese che ricevere dallo Stato un regalo, quale il famoso bonus ( fondo perduto e soprattutto non tassato) , non è la stessa cosa che ricevere un prestito da dover successivamente rimborsare ( con la morsa della crisi che sembra tutt’altro aver allentato la presa) Non a caso il triennio previsto dall’agevolazione si esaurisce con l’anno 2011 , quello – che gli analisti- individuano come anno zero .. e poi ripresa