Ischia: la frana interroga le responsabilità

Ancora gli eventi della natura contro l’uomo. La frana di quest’oggi ad Ischia parla chiaro. Il dissesto idro-geologico prostra il nostro Paese ed inginocchia la Campania che, in questo triste mese, ancora ostenta le cicatrici del sisma dell’80. Tanto s’è fatto? Non si comprende ancora fino a che punto giacchè lo stesso capo della Protezione Civile Bertolaso, inerte dinanzi alla furia che si sprigiona dall’ambiente. Un roccione, misto a terriccio, è venuto giù ad Ischia fragorosamente, senza badare a vite umane. Alcune, finite tra l’azzurro del mare ed altre infangate. Ma per una quindicenne, Anna De Felice, in automobile, nessuno scampo. Mentre altre 8 vite, graffiano la morte. Casamicciola, in un anonimo mattino novembrino, scenario di lutto e rovina. Il finimondo, ha esclamato chi alle 8,30, come prassi, accompagnava i propri figli a scuola ed ha tentato di mettersi  al riparo dalla furia naturale. Al momento, il tentativo di recuperare chi lotta coi flutti e chi ha riportato gravi ferite. Mentre si prega in silenzio per la giovane vita recisa, in una giornata di pioggia e nubi, sottratta inconsciamente al futuro!